Sono trascorsi 25 anni dalla scomparsa di Emanuela Loi, prima donna poliziotto rimasta uccisa in servizio. Il Sindacato Autonomo di Polizia ha voluto rendere omaggio al suo sacrificio abbracciando i parenti, in particolare modo Marcello, fratello e collega della Questura cagliaritana, deponendo una corona di fiori in cimitero a Sestu. “Ogni anno – precisa Luca Agati, segretario provinciale del SAP – ci raccogliamo nella preghiera per ricordare il sacrificio di Emanuela che, come tutti i caduti della Polizia di Stato, hanno dato la propria vita in onore del paese e della divisa. I colleghi che lavoravano con lei a Palermo ricordano le paure, i timori, i momenti di tensione che si vivevano nelle auto della Polizia 25 anni fa, spesso con la convinzione che poteva non arrivare il domani. Molti di loro sono tornati in Sardegna, ma non Emanuela, diventata l’emblema di una battaglia contro un cancro che ha lasciato per strada troppe vittime. Ogni anno ci ritroviamo qui proprio per far sì che il sacrificio suo e di tutti i caduti della Polizia di Stato non sia vano ma al contrario fonte di forza e vigore”.











