Serramanna, è rivolta in paese: aula consiliare occupata per dire no ad Abbanoa

Dopo il ricorso respinto da parte del Consiglio di Stato ai danni del Comune, che chiedeva di poter gestire autonomamente il bene idrico, i serramannesi occupano la sala principale dell’edificio istituzionale di via Serra


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Serramanna – Aula consiliare occupata, il paese scende in campo per dire no ad Abbanoa: dopo il ricorso respinto da parte del Consiglio di Stato ai danni del Comune, che chiedeva di poter gestire autonomamente il bene idrico, i serramannesi occupano la sala principale dell’edificio istituzionale di via Serra. “A noi non interessa a oggi chi ha sbagliato ma fare fronte comune per provare a vincere e l’unico modo è agire sui possibili problemi di ordine pubblico” è stato espresso in aula consiliare dagli occupanti. Prosegue, insomma, la protesta da parte dei cittadini contrari al passaggio ad Abbanoa, che da anni, tra manifestazioni e cortei in piazza e per le strade del centro abitato, vede impegnato il comitato spontaneo, sorto contro l’ente idrico. Nessuna intenzione di arretrare, quindi, nemmeno innanzi al ricorso respinto presentato dal Comune, che accoglie le osservazioni di Egas in merito al fatto che l’acqua non può essere gestita autonomamente. Più moderato è stato il sindaco Gabriele Littera che, pochi giorni fa, ha espresso: “Ad oggi il servizio idrico continua ad essere gestito dal Comune. Continuiamo ancora noi ad emungere l’acqua dai nostri siti, trasferirla nelle vasche di accumulo e provvedere alla clorazione, approvigionare le utenze cittadine,  sovrintendere alla gestione dei reflui ed alla depurazione (tramite il Consorzio CISA), riparare perdite, e gestire tutta la parte amministrativa, burocratica e tributaria.

Continueremo a proseguire nella gestione e soprattutto nei tanti miglioramenti già in cantiere, come la sostituzione di impianti di pompaggio, contatori, misuratori di pressione, telecontrollo da remoto etc.

Di un, eventuale, futuro, passaggio ad altri gestori sapremo meglio nelle prossime settimane e mesi. Potrebbero volerci anni e potrebbero nel frattempo cambiare tante cose.

L’unica cosa certa, oggi, è che il servizio idrico è gestito da noi. Su questo tema, specialmente ora, dopo aver perso un ricorso, ogni parola pesa come un macigno, mi fermo qui e chiarisco una domanda ricorrente”.


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