Serdiana brinda all’autunno torna il Wine Festival Intrecci di Vite 2025 tra vino cultura e tradizione Serdiana si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più attese dell’autunno: il Wine Festival – Intrecci di Vite 2025, in programma sabato 4 ottobre nel Comune di Serdiana. Un’intera giornata dedicata al vino, ai prodotti tipici e alla cultura locale, con un percorso enogastronomico diffuso per le vie del paese,accompagnato da spettacoli, laboratori ed eventi per tutte le età. L’evento è promosso dal Comune di Serdiana, con il sostegno di Fondazione di Sardegna e Ras e organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.
«L’obiettivo principale del festival – afferma Salvatore Deidda, vicesindaco di Serdiana e Assessore alla cultura, sport, spettacolo, comunicazione e politiche giovanili – è quello di unire le persone, in particolare i nostri concittadini, e riscoprire il valore autentico dello stare insieme. In un’epoca in cui il tempo corre veloce e spesso ci tiene distanti, il Serdiana Wine Festival: Intrecci di Vite 2025 diventa un ’occasione preziosa per incontrarsi, socializzare e vivere il nostro Paese in armonia e leggerezza, accogliendo con calore sia chi ci abita sia chi sceglie di venirci a visitare.»

«Il Serdiana Wine Festival – Intrecci di Vite – continua Deidda –celebra il vino come simbolo di eccellenza e ambasciatore del nostro territorio, capace di raccontare tradizione e innovazione insieme. L’evento non si limita a esaltare la nostra rinomata produzione vitivinicola, conosciuta e apprezzata a livello internazionale, ma invita anche a scoprire la bellezza, l’accoglienza e la vitalità culturale di Serdiana. Con il suo intreccio di enogastronomia, cultura e spettacolo, il festival vuole lasciare nei visitatori un ricordo indelebile e rafforzare nei residenti l’orgoglio e la consapevolezza delle grandi opportunità di crescita e valorizzazione del nostro territorio.»
“La viticoltura – ci dice invece l’Assessore all’Agricoltura e sommelier da più di 20 anni associato Alla “Fondazione Italiana Sommelier Paolo Mura – a Serdiana rappresenta la principale tipologia di agricoltura del nostro territorio: con quasi 900 ettari, siamo il secondo paese in Sardegna per superficie vitata. Un primato che racconta la nostra storia, la nostra identità e il valore delle nostre aziende. L’evento Intrecci di Vite nasce proprio con l’obiettivo di far conoscere le eccellenze di Serdiana : otto cantine saranno protagoniste, offrendo agli appassionati la possibilità di degustare diverse tipologie di vini. Il vino, da sempre, unisce le persone e rafforza i legami comunitari, contribuendo alla crescita culturale dei nostri paesi.
“Come amministrazione – conclude Mura – ci poniamo l’obiettivo di valorizzare Serdiana anche oltre i confini regionali, creando sinergie tra aziende, istituzioni e cittadini. Le opportunità sono tante: dalla ristorazione all’accoglienza, dall’enoturismo— che è un settore da sviluppare e far crescere — fino alla promozione dei nostri prodotti tipici, come formaggi, carni e dolci. La manifestazione sarà una vetrina importante anche grazie al contributo delle associazioni locali, che permetteranno ai visitatori di scoprire tutte le ricchezze di Serdiana. Molti paesi in Italia e nel mondo hanno costruito la propria fortuna attorno alla viticoltura: i borghi sono diventati musei a cielo aperto e le campagne veri e propri giardini. Questo è il modello a cui guardiamo con fiducia, certi che Serdiana abbia tutte le potenzialità per crescere e farsi conoscere come terra di eccellenza vitivinicola e culturale”.
𝗨𝗻 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗲𝗻𝗼𝗴𝗮𝘀𝘁𝗿𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 Parteolla
Il Serdiana Wine Festival – Intrecci di Vite 2025 prenderà il via nel pomeriggio di sabato 4 ottobre quando a partire dalle ore 16:00 le vie e le piazze del paese si trasformeranno in un grande percorso enogastronomico e culturale.
In Piazza Eroici Caduti, dalle 16:00 alle 17:30, i più piccoli saranno accolti con giochi e divertimento grazie all’animazione dell’Associazione Iknos Party, sempre alle 16:00 inizieranno le prime degustazioni dei vini del territorio con le cantine
Argiolas e Audarya. In via Umberto I, oltre all’InfoPoint e alla biglietteria gestiti dall’Associazione Gocce di Solidarietà, i visitatori troveranno anche le postazioni dedicate alle degustazioni dei prodotti tipici organizzate dalla Oratorio Santissimo Salvatore.
Proseguendo lungo via XX Settembre, sarà possibile incontrare le cantine Mulleri e Tenute Faragò, mentre tra via XX Settembre e via Sant’Antonio saranno presenti le cantine Pala/Mora&Memo e Antonella Corda, insieme a un secondo InfoPoint.
In via XX Settembre saranno presenti i volontari dell’Associazione Terzo Tempo con una degustazione di prodotti del territorio, mentre tra via Sant’Antonio e via Roberti troverà spazio la Pro Loco di Serdiana. Il percorso del vino continuerà con le cantine Altea Illotto in via Roberti, dove sarà anche possibile partecipare ad una degustazione di prodotti tipici a cura dell’Associazione Gocce Di Solidarietà e con le Cantine di Dolianova in via Garibaldi. Accanto alle degustazioni, il programma prevede anche momenti culturali e di spettacolo: alle 17:45, presso la Casa Museo – Ex Casa Mura Sebastiano, i bambini saranno protagonisti della suggestiva esperienza della pigiatura dell’ uva con “La vendemmia dei bambini”, seguita alle 18:30 dalla presentazione del progetto “Il Giardino dei Saperi”, nato dalla collaborazione tra il Comune di Serdiana e l’Università di Cagliari. Alle 19:30, in via Umberto I, le strade si animeranno con la sfilata dei Mamutzones Antigos di Samugheo, che porteranno la forza evocativa delle maschere della tradizione sarda.
“La vendemmia dei bambini – conclude il vicesindaco Deidda – è un’opportunità preziosa per insegnare ai bambini i valori della tradizione, della natura e della comunità attraverso un’esperienza pratica e coinvolgente. Attraverso la vendemmia, i bambini possono scoprire le tradizioni locali legate alla produzione del vino, apprendendo la storia e l’importanza culturale di queste pratiche, trasmettendo in loro dei valori come il rispetto della natura, lavoro di squadra, pazienza e impegno.
La giornata culminerà alle 21:30, quando in Piazza Eroici Caduti saliranno sul palco i Zirichiltaggia con un emozionante concerto tributo a Fabrizio De André, chiudendo il festival con musica, poesia e la magia senza tempo dei suoi testi.
Le cantine presenti al Serdiana Wine Festival 2025
Argiolas Nata a Serdiana oltre un secolo fa, Argiolas è una delle cantine simbolo della viticoltura sarda. Guidata da tre generazioni, porta avanti con fierezza la tradizione locale, unendo sperimentazione, rispetto per l’ambiente e ricerca costante della qualità. I suoi vini raccontano l’anima del territorio, frutto di passione, rigore e di un legame indissolubile con le colline che circondano Cagliari.
Audarya Il nome, che in sanscrito significa “nobiltà d’animo”, riflette l’essenza della cantina di Serdiana, dove tradizione e innovazione si incontrano. Con quaranta ettari di vigneti distribuiti tra le tenute Audarya, Acquasassa, Su Stani e Is Crabilis, coltivati secondo i principi dell’agricoltura integrata, produce vini che raccontano l’anima del territorio.
Pala / Mora&Memo Fondata nel 2013 da Elisabetta Pala, erede di una storica famiglia di viticoltori di Serdiana, la cantina unisce tradizione e visione contemporanea. L’identità femminile e creativa del progetto si riflette nell’immagine delle bottiglie e nei vini, che raccontano con eleganza e passione l’anima della Sardegna.
Antonella Corda Definita “boutique winery”, nasce nel 2010 dalla visione di Antonella Corda, che ha trasformato l’eredità familiare in un progetto di eccellenza. I vini, eleganti e raffinati, sono oggi ambasciatori della viticoltura sarda nei mercati più esigenti, unendo radici profonde e sguardo contemporaneo.
Mulleri Cantina familiare che valorizza il legame con la tradizione attraverso etichette dal forte valore identitario. I nomi dei vini, ispirati alle opere di Grazia Deledda, raccontano con poesia l’anima della Sardegna e la volontà di mantenere vivo un patrimonio culturale oltre che enologico.
Tenute Faragò Giovane realtà del panorama vitivinicolo sardo, rappresenta la nuova generazione di produttori. Con passione e dinamismo, propone vini che riflettono la freschezza del territorio e la volontà di innovare senza perdere il radicamento locale.
Altea Illotto Fondata nel 1993 dall’agronomo Maurizio Altea e dall’enologa Adele Illotto, è stata la prima cantina sarda a ottenere la certificazione biologica. Situata a Serdiana, nel cuore vitato del Parteolla, coltiva cinque ettari di vigneti autoctoni con metodi naturali, nel pieno rispetto della biodiversità e senza ricorso a chimica di sintesi.
Cantine di Dolianova Fondate nel 1949, rappresentano una delle realtà cooperative più importanti della Sardegna. Con oltre 300 soci conferitori e 1.200 ettari di vigneti nel Parteolla, producono circa 4 milioni di bottiglie l’anno, valorizzando i principali vitigni autoctoni dell’isola. Premiati a livello nazionale e internazionale, i loro vini uniscono la forza di una comunità vitivinicola con oltre 70 anni di storia e radici profonde in una tradizione millenaria.













