Separazioni, non si può impedire che i figli frequentino nuovi partner

Non può essere accolta la domanda del genitore al Tribunale volta a inibire i rapporti tra i figli e il nuovo partner dell’ex: ecco le regole


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Non può essere accolta la domanda del genitore al Tribunale volta a inibire i rapporti tra i figli e il nuovo partner dell’ex se la relazione con il nuovo compagno sia ormai consolidata e debba desumersi che, per il tempo trascorso, i minori abbiano metabolizzato la sua presenza nella vita della madre o del padre.
 
Lo ha stabilito il Tribunale di Milano con una sentenza del 18 gennaio 2017 (qui sotto allegata) pronunciandosi sulla separazione di una coppia i cui rapporti risultano particolarmente conflittuali.
 
Quanto, invece, all’affidamento dei minori, il Tribunale decide per l’affidamento condiviso con principale collocazione presso il padre e ampia frequentazione materna. Ciò in quanto, pur in presenza di accentuate fragilità e della riscontrata incapacità dei coniugi di tutelare i figli dal conflitto coniugale, entrambi avevano mostrato positive competenze genitoriali e non erano emerse condotte degli stessi pregiudizievoli per i minori.
Il giudice meneghino si sofferma sul rapporto tra i minori e il nuovo compagno della madre. Il padre, infatti, chiede che vengano vietati i contatti tra i figli e la nuova figura familiare. Tuttavia, per il Tribunale non sussiste motivo per inibire i rapporti con il “patrigno”: la sua presenza nella vita della donna, infatti, si è consolidata al punto che i due avevano avuto un bambino al quale i tre fratelli erano molto legati.


Il rapporto stabile lascia dunque presumere che i tre minori abbiano metabolizzato la presenza del compagno della madre: lo stesso Tribunale, nella precedenza sentenza del 23 marzo 2013 aveva affermato che, senza pregiudizio per il minore e adottando le opportune cautele, il genitore separato ha diritto a coinvolgere il proprio figlio nella sua nuova relazione sentimentale, trattandosi di una formazione sociale a rilevanza costituzionale.
 
A seguito dell’entrata in vigore della Legge Cirinnà, il principio è stato ulteriormente consolidato, ma è necessario che la tendenza del genitore a coinvolgere il partner nella vita dei bambini non crei in loro eccessivo disagio

Fonte: Separazione: non si può impedire ai figli di frequentare i nuovi compagni dei genitori 
(www.StudioCataldi.it) 


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