“Premetto che il problema è nazionale, questo non per sminuire la situazione, ma solo perché capiate la gravità di quanto sta succedendo”. Con queste parole il primo cittadino ha annunciato la sospensione del ritiro della plastica: era in programma per oggi ma i bustoni sono ancora lì, in attesa di essere recuperati dai cittadini.
“San Germano, società che gestisce il servizio di Igiene pubblica, ha sospeso la raccolta della plastica. Una decisione che al di là dei disagi e delle ovvie ripercussioni che avrà sul nostro territorio è stata inevitabile. Segue la comunicazione che in data 14/11 abbiamo ricevuto da So.Ma. Ricicla S.r.l., con la quale ci è stata notificata la chiusura temporanea, dal 17/11/2025, dell’impianto di selezione del circuito COREPLA per saturazione degli stoccaggi. Come messo per iscritto nella nota inviata a Corepla, la chiusura dell’impianto costituisce una criticità grave e non procrastinabile per il nostro Comune e per tutti i Comuni del bacino, in quanto impedisce il conferimento della frazione plastica proveniente dalla raccolta differenziata, con ripercussioni igienico-sanitarie e operative sull’intera filiera del servizio pubblico di igiene urbana”.
Una situazione non semplice, insomma, considerate anche le bollette onerose e puntuali che giungono ai cittadini. “Si richiama che, ai sensi della Convenzione ANCI–CONAI e del Regolamento COREPLA, è in capo al Consorzio: la garanzia del ritiro continuativo del materiale raccolto in accordo con i Comuni e i gestori del servizio pubblico; la designazione e messa a disposizione degli impianti di preselezione/recupero per i conferimenti; l’attivazione, in caso di indisponibilità di un impianto, di soluzioni alternative tempestive atte a non interrompere la raccolta comunale.
Pertanto, appare che l’interruzione comunicata da So.Ma. Ricicla ricada nell’ambito delle responsabilità operative della filiera COREPLA, alla quale abbiamo richiesto di garantire la continuità del servizio”.
Il Comune ha richiesto con urgenza di “individuare e comunicare ufficialmente un nuovo impianto di conferimento alternativo per la frazione plastica, fornire istruzioni operative puntuali ai centri di stoccaggio e ai gestori del servizio di raccolta in merito ai quantitativi, alle modalità logistiche e agli slot di conferimento disponibili. Confermare per iscritto che i maggiori oneri logistici e di trasporto, derivanti dal cambio impianto, non ricadranno sul Comune né sul gestore, in conformità alla Convenzione”.
L’urgenza manifestata deriva dalla preoccupazione del Comune derivante dall’attuale possibilità di non riuscire ad assicurare la continuità del servizio pubblico essenziale di igiene urbana, “con la possibilità che senza un punto di conferimento alternativo immediatamente disponibile, si configurerebbe una interruzione di pubblico servizio non imputabile al Comune. Chiediamo un intervento immediato della Regione e di tutti gli Enti preposti, affinché trovino una soluzione immediata perché le singole amministrazioni non possono farsi carico da sole del problema”.
Ai cittadini viene chiesto “di riportare dentro casa la plastica esposta all’esterno e di procedere in questo senso sino a nuove indicazioni”.













