“Fate in modo che quel tratto stradale non rimanga una trappola mortale, quanto accaduto è una tragedia che si sfiora ogni santo giorno”.
Percorreva in moto, assieme al cugino William, ancora ricoverato in gravi condizioni, la sp 15. Erano giunti in prossimità del semaforo per la ss 554, rientravano da Sinnai, ma non sono mai giunti a Selargius: uno scontro con una macchina, tremendo, che ha sbalzato in terra i ragazzi. Il 27enne è morto poco dopo, inutili i tentativi sul posto di rianimare il ragazzo, il suo cuore si è fermato davanti agli sguardi increduli di decine di automobilisti che, in quel momento, transitavano lungo l’arteria. Una strada ad alta densità di traffico, incroci pericolosi e manovre azzardate. Questo si vive ogni giorno, e basta veramente un attimo, come per Nicola, che la vita si spezzi sull’asfalto.
Un dolore troppo grande per il giovane noto e stimato in tutta la sua città e non solo: lavorava instancabilmente e aveva tanti amici e una famiglia che oggi è straziata dal tormento di questo dramma immenso che ha portato via il loro Nicola.
“Le nostre strade sono diventate teatro dell’ennesima tragedia che ha coinvolto nostri concittadini, strappando la vita a un ventisettenne e riducendo in condizioni gravissime un altro ragazzo attualmente ricoverato in ospedale.
A nome personale e di tutta l’Amministrazione comunale ci stringiamo ai genitori, familiari e conoscenti delle persone coinvolte, ognuna alle prese con un dolore diverso ma che ferisce profondamente ognuno di noi” ha espresso il sindaco Gigi Concu. Oggi si saluterà il ragazzo, “queste tragedie causano un dolore immenso ed un vuoto incolmabile, sappiamo cosa vuol dire” scrive Omar Zaher sui social, il papà di Najibe, colpito assieme alla moglie dallo stesso lutto. “Speriamo che non succeda mai più a nessuno una cosa del genere”.











