Selargius – Ancora proteste nei terreni sottoposti a espropri per far spazio a Terna: decine i manifestanti, le vie di accesso sono bloccate dalle forze dell’ordine.
Da ieri la tensione è nuovamente palpabile a Su Padru, località dove sorgerà la stazione di conversione del progetto Tyrrhenian Link, le linee elettriche sottomarine che collegheranno anche la Sardegna con la Sicilia, dove sono in atto altri espopri di terra. Questo pomeriggio è il turno del terreno dove sorge Sa Barracca de su Padru, il quartier generale di chi si oppone alla realizzazione dell’impianto. Presenti anche i proprietari, Mariangela e Benedetto, che non hanno firmato il consenso. A presidiare le terre e gli accessi sono presenti le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, come accaduto 20 giorni fa, quando le strade per raggiungere i terreni sono state bloccate per sgomberare il presidio permanente in atto dall’estate scorsa. Via piante e ulivi ubicati dopo che le ruspe avevano spianato il terreno da quelle che, per decenni, avevano ornato orti e giardini: da tutta l’Isola era giunti i nuovi germogli che, anch’essi, sono già stati espiantati.
Da ieri la tensione è nuovamente palpabile a Su Padru, località dove sorgerà la stazione di conversione del progetto Tyrrhenian Link, le linee elettriche sottomarine che collegheranno anche la Sardegna con la Sicilia, dove sono in atto altri espopri di terra. Questo pomeriggio è il turno del terreno dove sorge Sa Barracca de su Padru, il quartier generale di chi si oppone alla realizzazione dell’impianto. Presenti anche i proprietari, Mariangela e Benedetto, che non hanno firmato il consenso. A presidiare le terre e gli accessi sono presenti le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, come accaduto 20 giorni fa, quando le strade per raggiungere i terreni sono state bloccate per sgomberare il presidio permanente in atto dall’estate scorsa. Via piante e ulivi ubicati dopo che le ruspe avevano spianato il terreno da quelle che, per decenni, avevano ornato orti e giardini: da tutta l’Isola era giunti i nuovi germogli che, anch’essi, sono già stati espiantati.











