I Photored sono apparecchiature che non piacciono agli automobilisti. Sono piazzati lì ai semafori e scattano foto senza però essere in grado di distinguere chi commette una reale infrazione e chi, invece, rispetta le norme. In caso di autoveicoli in coda, non consenta al mezzo che abbia legittimamente impegnato l’incrocio, di attraversarlo tempestivamente, ma loro la fotografia la fanno lo stesso. E pertanto, come spesso accade, le multe elevate tramite Photored sono nulle (quasi) sempre. Sono valide solo nel caso in cui ci sia stata una contestazione immediata. A stabilirlo è il Giudice di Pace di Lecce in riferimento alle sanzioni emesse utilizzando la telecamera installata sui semafori che scatta la foto quando un’automobile passa con il semaforo rosso. In base alla sentenza n. 825/2016 del Giudice di Pace pugliese, riportata dal portale ‘La legge per tutti’, queste apparecchiature devono rispettare quanto stabilito dalla circolare del ministero dei Trasporti n. 300 del 30 giugno 2005, ovvero: i Photored possono essere impiegati unicamente sotto il controllo della polizia che deve vigilare l’apparecchio per tutta il tempo del rilevamento. Questo vuol dire che, se nel verbale è segnalato che non c’è stata contestazione immediata perché la pattuglia non era presente o impiegata in altra contestazione, viene meno uno dei presupposti del funzionamento del Photored: cioè, la presenza fissa dell’operatore di polizia. Anche il codice della strada (articolo 200) impone che una violazione, quando possibile, debba essere “immediatamente contestata”. In caso contrario, il verbale – con i dettagli della violazione – deve indicare i motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata. Se mancano tali giustificazioni la multa è nulla.
(Fonte: www.laleggepertutti.it)












