Scuole aperte fino al 30 giugno, i giovani studenti-lavoratori dell’alberghiero : “Rischiamo di perdere la stagione, con la didattica a distanza abbiamo imparato a cucinare da casa e i professori ci hanno valutato in videochiamata”.
Un coro di no per il prolungamento dei giorni di scuola che causerebbe grossi disagi ai giovanissimi, che durante l’estate lavorano, e agli imprenditori che, già mesi prima, preparano la squadra in vista della stagione estiva.
A Radio CASTEDDU, Marco Schirru, studente dell’alberghiero di Muravera e che l’anno scorso ha lavorato come cameriere: “Per noi che facciamo la stagione sarebbe un problema perché iniziamo subito da giugno e quest’anno non potremmo, con il serio rischio di perdere il lavoro.
Noi, con la didattica a distanza, abbiamo imparato molto. Abbiamo lavorato bene anche con i professori, che sono molto molto bravi e molto professionali, e per quanto riguarda la pratica ci siamo esercitati da casa e i professori valutavano in videochiamata. Ci hanno interrogati e hanno visto cosa sapevamo fare anche a distanza”. Si può imparare a cucinare bene, insomma, anche a distanza.
Disagi e problemi anche per gli imprenditori che iniziano da prima ad organizzare la squadra e che sarebbero obbligati ad assumere altro personale anziché i giovani studenti. “Andando a scuola sino a tardi rischiamo di perdere il lavoro e sarebbe un peccato perché in Sardegna la stagione è fondamentale per noi giovani che lavoriamo nel settore della ristorazione. Io sto già cercando di entrare in contatto per lavorare quest’estate nonostante Draghi abbia quasi deciso di prolungare la scuola fino al 30 giugno, mi sono già mosso, e spero solamente che questo non avvenga e che inizierò a lavorare da subito”.
Risentite qui l’intervista a Marco Schirru del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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