L’educazione sessuale entra in classe ma a patto che ci sia il consenso da parte dei genitori. Lo spiega il Ministro dell’Istruzione e del merito Valditara: “I genitori devono avere consapevolezza delle iniziative didattiche sulla sessualità. Su questo argomento, le scuole devono acquisire il consenso preventivo per iscritto dai genitori facendo sapere quali sono i soggetti esterni coinvolti, il materiale didattico utilizzato, le attività e le modalità di svolgimento delle attività che verranno proposte”. Mentre per la scuola dell’infanzia e le elementari i temi sulla sessualità sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali, come la biologia, il corpo umano etc”. Nel caso in cui un genitore rifiuti il consenso bisognerà fornire delle attività alternative, aggiunge Valditara.
Provvedimenti severi per quanto riguarda le aggressioni scolastiche nei confronti dei docenti, sempre più frequenti: “Si prevede l’arresto obbligatorio in flagranza di reato o quasi flagranza in caso di lesioni personali a docenti e dirigenti scolastici, non mere aggressioni verbali” sottolinea il ministro. Le pene saranno più severe:,si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. “L’arresto in flagranza non si estende ai minori, quindi non si estende agli studenti” .