Punita per aver denunciato l’orrore subito. È ciò che è accaduto ad una ragazza di Oppido di Mamertina, in Aspromonte. La giovane all’epoca dei fatti era minorenne e, come riportato dal Corriere, si è rivolta alla polizia per raccontare delle violenze che lei e un’altra ragazza avevano subito da un gruppo di bulli del paese nel giro della ‘Ndrangheta di Seminara. Per questo, la giovane è stata punita con vessazioni di ogni tipo sia fisiche che psicologiche perchè ritrattasse ciò che aveva raccontato. Dopo mesi di indagini serrate, i carabinieri hanno arrestato mercoledì mattina e posta ai domiciliari la nonna 78enne della ragazza, mentre per lo zio 47enne, figlio dell’anziana, è stato disposto il divieto di avvicinamento alla vittima.
“Volevano che andassi da uno psichiatra”, ha raccontato la ragazza agli investigatori, “che avrebbe certificato la mia pazzia”.