Scano: “Esiste alternativa per qualificare la scuola sarda”

Il Comunicato Stampa ANCI Sardegna relativo alla dichiarazione del Presidente, Pier Sandro Scano, circa il ridimensionamento scolastico regionale.


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Il superamento delle pluriclassi, pesantemente negative per la qualità dell’istruzione, si deve fare, ma in un modo radicalmente diverso da quello imposto dallo Stato. La Regione sta subendo, ieri, nella scorsa legislatura, e ancora oggi, la linea del Ministero.
Nell’incontro di giovedì col Presidente e con l’Assessore Firinu, abbiamo messo sul tavolo una proposta: stop per questo anno alle chiusure, tempo pieno con risorse regionali e piano scolastico intrecciato con i progetti di sviluppo territoriale e pianificazione a livello delle nuove Unioni dei Comuni. Una cosa è la pluriclasse senza tempo pieno e altra cosa la pluriclasse in una scuola col tempo pieno. Una cosa è chiudere la scuola in un paese e basta, altra cosa è un’operazione complessiva di riorganizzazione scolastica e di progetto di sviluppo territoriale, che dia una prospettiva strategica ai paesi che stanno morendo. La chiusura delle scuole è l’effetto dello spopolamento, non ne è la causa principale, ma lo spopolamento va combattuto sul serio. Non si può prenderne atto e rassegnarsi.

Il Presidente Pigliaru ha discusso ieri la nostra proposta con attenzione e sensibilità, per la qual cosa esprimiamo un sincero apprezzamento. Ha prevalso, però, alla fine una decisione, sulla quale esprimiamo un netto dissenso. Diciamo forte che si tratta di un errore e di un altro passo, al di la delle intenzioni, verso la mortificazione e l’estinzione delle piccole comunità locali. I nostri paesi sono un patrimonio speciale della Sardegna. La salvaguardia e lo sviluppo della Sardegna interna devono diventare, perché oggi non lo sono, una delle scelte fondamentali della programmazione regionale. Nell’interesse dello sviluppo delle stesse città.

Abbiamo detto che non lasceremo soli i sindaci dei piccoli e dei grandi Comuni con i problemi delle loro comunità e questo impegno manterremo su tutti i fronti, a partire dalla programmazione delle risorse e dalla visione dello sviluppo. Con grande decisione e coinvolgimento popolare. E con lo sforzo per convincere gli organi della Regione a cambiare strada e a muoverci insieme nella stessa direzione.
Pier Sandro Scano