di Luciano Melis- segretario Sadirs
Nella giornata del 13 aprile 2016 si è svolto l’incontro tra le OO.SS. del Comparto Regione Sardegna e la II° Commissione del Consiglio Regionale, per essere sentiti sul P.L. 315 “Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro” Il Presidente della Commissione On. Gavino Manca, nell’illustrarci il testo ci ha informato che lo stesso sarà iscritto all’O.d.G. del Consiglio Regionale che si terrà il 19 Aprile 2016 e verrà discusso subito dopo il disegno di legge sull’Ente Foreste.
Il S.A.Di.R.S. anche a nome della Confederazione U.G.L., nel riconoscere che la proposta di legge metteva chiarezza sul ruolo della nuova Agenzia ASPAL che andrà a sostituire l’Agenzia regionale per il lavoro, ha evidenziato la contraddittorietà della norma nelle parti relative ai transiti del personale, in particolare abbiamo trovato quanto meno singolare il richiamo al Decreto n. 165/2001, forse dimenticando che la Regione Sardegna essendo a Statuto Speciale, ha regolamentato le assunzione nel Comparto Regionale, con gli artt. 52, 53 e 54 della L.R. 31/1998. Ma non finisce qui, la nuova Agenzia passerà dagli attuali 84 dipendenti a tempo indeterminato a circa 800!!! E’ come avverrà? Si applicherà l’art. 1 comma 529 della Legge n. 147/2013, per il superamento del precariato, facendo sì che i dipendenti a tempo determinato diventino a tempo indeterminato senza passare per il tramite un concorso pubblico. Sindacato Autonomo Dipendenti Regione Sardegna Via Malta n. 63 – 09124 Cagliari – Tel. 070/6064033 – Fax 070/6062281 – Sito: http://www.sadirs.org Email: [email protected] Pec [email protected] La legge 147/2013 prevede inoltre che detto personale a tempo determinato abbia maturato 36 mesi negli ultimi 5 anni, con il medesimo datore di lavoro, ma nessun problema, siccome siamo una Regione a Statuto speciale, e qui vale l’autonomia, all’articolo 37 si prevede la validazione di tutto il periodo prestato in qualunque ambito lavorativo, ciò in violazione della Legge 147/2013 solo per le parti che fanno più comodo, infatti all’art 37 DL n.315 propongono: “per la maturazione del triennio si computano anche i periodi di lavoro svolti nei Centri servizi per i lavoro (CSL), Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e Agenzie di sviluppo locale presso le province, i comuni, le unioni di comuni e i consorzi di comuni, nell’ambito dei servizi per il lavoro, sia con contratti a tempo determinato che con forme contrattuali flessibili o atipiche” Si vocifera che molti di questi “precari” avevano anche la Partita Iva, valida anche questa ai fini del computo dei 36 mesi per ottenere la stabilizzazione? Proseguendo con l’analisi dell’art. 37 della P.L. 315, si chiarisce che il personale deve essere stato assunto con procedure selettive ad evidenza pubblica.
Ma siamo sicuri che tutto il personale precario ha fatto una selezione ad evidenza pubblica, con graduatorie finali? Al momento opportuno se la legge non verrà dichiarata incostituzionale, chiederemo l’accesso agli atti di ogni singolo lavoratore per verificare l’effettivo rispetto delle norme legislative, contrattuali e costituzionali. Vogliamo anche capire che iter procedurale e amministrativo vorrà seguire la futura Commissione all’interno dell’Agenzia regionale per il lavoro, al momento del controllo dei requisiti per verificare l’eventuale “selezione ad evidenza pubblica” effettuata a suo tempo dai lavoratori CESIL e CSl dai rispettivi Enti di provenienza e con gli effettivi e formali documenti amministrativi protocollati e firmati e non, eventualmente, semplicemente “autocertificati”. Ciò che ci lascia inoltre molto perplessi è la paura che i fondi destinati per l’occupazione possano essere utilizzati per pagare i nuovi dipendenti dell’Agenzia. Durante il nostro intervento, abbiamo chiesto, anche formalizzando la proposta alla Commissione, che venga inserita nella norma una riserva di posti, sui concorsi pubblici, a favore dei dipendenti regionali interessati ad entrare nell’organico ASPAL, facendo presente che in Regione abbiamo colleghi laureati in Catg. A – B e C, e che alcuni dei suddetti precari da stabilizzare, sono stati provvisoriamente inquadrati in Catg. D pur avendo solamente il diploma.











