Stava andando al lavoro nel bar Cala Serena di Geremeas e, come ogni giorno, stava percorrendo la Ss 554. Ma lunedì scorso la vita di Arianna Fadda, 25 anni, è cambiata forse per sempre. La giovane, residente a Sestu ma originaria di Maracalagonis, ha avuto un brutto incidente e ora, dal letto del reparto di Chirurgia al sesto piano del Brotzu, cerca “l’angelo” che l’ha salvata. Sette giorni fa, alle sei e trenta, la barista era al volante della sua Opel Corsa: “Tutte le auto hanno rallentato, forse per il semaforo rosso. L’ho fatto anche io ma ho cercato di cambiare corsia, mettendo la freccia”. Ma qualcosa è andato storto: “La macchina ha slittato e si è girata, sono finita contro un muretto alto cinquanta centimetri e mi sono capovolta”. La giovane sbatte la testa e tutto il corpo, l’impatto è molto forte e resta immobilizzata: “I soccorsi del 118 e i Vigili del fuoco sono arrivati dopo circa un’ora. Li ha chiamati un uomo che mi ha soccorsa, tenendomi sveglia e parlandomi continuamente. È grazie a lui se, oggi, sono viva. Sono arrivata al Brotzu in codice rosso e mi hanno subito operata d’urgenza”.
Purtroppo, la situazione clinica di Arianna Fadda non è buona: “Ho avuto una lesione spinale all’altezza dell’ombelico, da lì alla punta dei piedi non sento più nulla. Ho otto viti nella schiena, tre placche e quindici punti in testa per una ferita. I medici mi hanno detto che ho solo una speranza del venti per cento di non restare paralizzata per tutto il.resto della mia vita”, dice la giovane. Domani la trasferiranno: “Andrò all’ospedale Marino, lì c’è un reparto dedicato ai casi come il mio. Spero di salvarmi e di riacquistare l’uso delle gambe, al momento sono bloccata a letto”. Ma la giovane barista non smette di pensare a chi si è chinato sull’asfalto, in quel maledetto lunedì, preoccupandosi delle sue condizioni e cercando di fare tutto il possibile per soccorrerla: “Voglio conoscerlo per ringraziarlo, è brizzolato e il giorno indossava una maglietta verde: mi può chiamare al +393713621747”.













