Un cagliaritano al governo dopo 20 anni. Ha giurato oggi il governo Conte. Il primo targato Lega e Movimento 5 Stelle che hanno firmato un contratto con il programma di governo dopo le elezioni. Nell’esecutivo spicca la presenza di Paolo Savona, economista cagliaritano, docente di Politica economica nell’ateneo del capoluogo sardo, ex presidente del Cis e conosciutissimo in città, già ministro dell’Industria all’epoca di Ciampi nei primi anni ’90.
Sul nome di Savona si è consumato lo scontro tra il Quirinale e i due partiti di maggioranza. Mattarella ha posto il veto sul docente sardo all’Economia per le recenti prese di posizione anti-euro che avrebbero spaventato i mercati e gli investitori internazionali minacciando così i risparmi degli italiani. Savona, che qualche giorno fa ha attaccato il Capo dello Stato (“ho subito un torto grave”), dopo una trattativa, è stato trasferito a ministero degli Affari europei e il governo Conte ha avuto il via libera del Quirinale. Oggi il giuramento e la stretta di mano col presidente Mattarella.
Per ritrovare un altro ministro cagliaritano occorre risalire alla primavera del 1998, all’esecutivo guidato da Massimo D’Alema, che aveva come Guardasigilli Oliviero Diliberto, esponente del Partito dei Comunisti italiani e docente di Diritto romano nella facoltà di Giurisprudenza di Cagliari. Diliberto rimase al vertice del ministero di Grazia e Giustizia dal 1998 al 2000.










