“Nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre 2025, intorno alle ore 02:30 – 03:00, è stata osservata da più punti del territorio, fino alla città di Cagliari (circa 15 km in linea d’aria), l’attivazione straordinaria e prolungata delle torce di sicurezza della raffineria Saras/Sarlux di Sarroch, con visibile fiamma e intenso bagliore notturno. Già dalla sera del 31 agosto, nell’area di Sarroch erano avvertibili forti miasmi nell’aria, tanto che il sottoscritto, affetto da gravi patologie respiratorie, è stato costretto a chiudere le finestre per proteggersi dai cattivi odori e dall’aria irrespirabile, facendo ausilio dell’ossigeno regolarmente prescritto”.
Giampaolo Masu aggiunge che non risulta alcuna comunicazione preventiva né successiva alla popolazione da parte degli enti competenti o del Gestore dell’impianto”. La richiesta, quindi, alle istituzioni di competenza e al Prefetto inviata ufficialmente al fine di conoscere “le cause tecniche che hanno determinato l’attivazione delle torce, la durata dell’evento e gli orari di accensione/spegnimento e i volumi stimati di gas inviati a combustione e la tipologia di sostanze bruciate”.
Se siano state trasmesse, inoltre, segnalazioni formali agli enti di controllo (ARPAS, Regione, Prefettura, MASE) e se siano state adottate misure di prevenzione o informazione della popolazione.
Immagini inequivocabili quelle scattate da molti cittadini riguardo il fenomeno: cielo rosso fuoco e le alte fiamme che hanno bruciato senza sosta: “L’accensione prolungata e visibile delle torce, come documentato, rientra tra gli eventi che – pur costituendo un sistema di sicurezza – possono produrre emissioni significative e impatti sulla popolazione circostante. Pertanto si chiede conferma se tale episodio sia stato notificato”.











