E c’è anche chi rivede il bene primario sgorgare dal rubinetto ma con un insolito colore: “Sembra birra”. Non si attenuano i malumori tra i residenti, dopo la comunione da parte del Comune che ha divulgato il comunicato da parte di Abbanoa, il quale ha dato il via libera al consumo dell’acqua per l’uso alimentare, un guasto ha causato ancora uno stop e c’è anche chi ha mostrato un bicchiere di acqua torbida commentando: “Meno male che l’acqua è potabile”.
“Durante questo periodo abbiamo dovuto affrontare notevoli disagi e preoccupazioni per la nostra salute. Sarebbe opportuno che il Comune si impegni a far sì che Abbanoa riveda la tariffa del servizio di erogazione dell’acqua. Ritengo sia una richiesta più che legittima, considerando i disagi e le spese aggiuntive che abbiamo dovuto sostenere per procurarci acqua potabile” spiega una cittadina. “È troppo chiedere uno stralcio delle ultime analisi che hanno confermato la potabilità dell’acqua?” spiega un altro. “Siamo rimasti dieci giorni senza acqua e, se calcoliamo la fattura per trenta giorni, Abbanoa dovrebbe farci pagare solo venti giorni. L’Amministrazione può fare qualcosa in merito? Oggi ho pagato duecento euro di acqua, giustamente consumata ma, per quei dieci giorni?”. Un lungo elenco, insomma, che si aggiunge a quello dei giorni scorsi e che mette in evidenza le criticità legate all’erogazione dell’acqua: tra valori non conformi, analisi non pervenute dettagliatamente, le ultime, costi alle stelle c’è chi evidenzia anche un’altra problematica, ossia quella più comune che riguarda la rete idrica non proprio in gran forma: “Continue e perenni perdite, sono insopportabili da tollerare in periodi sempre più lunghi di siccità per assenza di precipitazioni meteoritiche”.