Strangolati, vessati, messi in ginocchio. Non si sa più che termini usare per dare l’idea del dramma che sta strangolando le famiglie in Sardegna come nel resto d’Italia. Secondo le ultime stime dell’Istat, l’inflazione a settembre ha registrato un balzo dell’8,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una vera e propria cavalcata dei prezzi che non si verificava da quasi 40 anni, precisamente dal luglio del 1983. E non solo per i beni energetici: a far volare l’inflazione sono i beni di prima necessità, quelli con cui viene riempito il carrello al supermercato a essere andato fuori controllo con oltre l’11% in più.
L’ulteriore accelerazione inflattiva si deve dunque soprattutto ai prezzi degli alimentari (da +10,1% di agosto a +11,5%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%). Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia gli energetici (da +44,9% a +44,5%) sia regolamentati (+ 47,7%), non regolamentati (+41,2%). “L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,1% per l’indice generale e a +3,6% per la componente di fondo”. Nel mese di agosto l’inflazione acquisita era a +7%










