La Sardegna si conferma anche per il 2012 prima regione in Italia per donatori di midollo osseo in rapporto alla popolazione residente, e il centro di Cagliari è terzo in scala nazionale su valori assoluti. 21.900 infatti gli iscritti al registro regionale, età compresa tra 18 e 25 anni, per un indice di 23,52 ogni 1.000 abitanti. Illustrano orgogliosamente i dati l’Assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci e il responsabile del centro trapianti regionale Carlo Carcassi, con la partecipazione del Prof. Licinio Contu, ordinario di Genetica presso l’Università di Cagliari e Presidente ADMO Sardegna (Associazione Donatori Midollo Osseo) e del presidente regionale dell’Avis Antonello Carta. “Per molte persone affette da patologie quali talassemia, leucemie o linfomi, il trapianto midollare rappresenta una concretà possibilità di guarigione e di terapia” specifica l’assessore. “Molti malati non riscontrano una compatibilità cellulare con altri familiari, e questo li spinge a dover cercare tale compatibilità al di fuori della sfera parentale”. Il registro viene finanziato ogni anno dalla Regione con appena 250 mila euro, continua De Francisci, una cifra assolutamente contenuta se raffrontata agli oltre 3 miliardi del bilancio totale stanziati per la sanità isolana.
Presenti alla conferenza anche due giovanissimi donatori, portavoce quindi dei 170 volontari sardi che dal 1992 hanno dato il loro apporto concreto alla causa. Fabio e Rachele, rispettivamente 26 e 21 anni, hanno infatti donato recentemente le loro cellule staminali, senza sapere se queste siano poi state utilizzate in aiuto di un paziente sardo, italiano, europeo o se magari fossero attese oltre oceano. “E’ stata una bellissima esperienza, sono arrivata in ospedale consapevole di tutto ciò che sarebbe successo in quanto informata su tutti gli aspetti legati al prelievo di midollo: è un modo concreto per aiutare gli altri, e non comporta nessun rischio in quanto il midollo si rigenera”, dice Rachele. “Ho deciso di diventare donatore dopo l’esperienza di un’amica che ha avuto problemi di salute” aggiunge Fabio “e per quanto la mia donazione non abbia aiutato lei direttamente sono felice di aver fatto qualcosa per un’altra persona, e spero che in futuro ci sia maggiore informazione e sensibilizzazione in materia”.
Sardi campioni di generosità anche in fatto di donazione di sangue, al punto che la nostra regione è riuscita a ridurre l’importazione di ben 4.000 sacche per l’anno 2012 (per un risparmio pari a 620 mila euro).
Per chi volesse maggiori informazioni su come diventare donatore di midollo osseo:











