Sardegna bianchissima, crollo verticale del Covid e sempre meno letti occupati negli ospedali

L’autunno inizia con un’Isola sempre meno “infestata” dal virus: da 206 a 146 casi per 100mila abitanti, posti letto sotto la soglia di rischio. Isola tra le regioni “regine” per le vaccinazioni


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Il Covid continua la sua fuga dalla Sardegna, dopo un’estate con numeri preoccupanti continua il trend più che positivo per l’Isola. La fondazione Gimbe certifica, tra il 22 e il ventotto settembre, dunque nella prima settimana d’autunno, un crollo ulteriore del 34,7 per cento: sette giorni fa si dovevano fare i conti con duecentosei positivi ogni centomila abitanti, oggi con 146. Numeri in netto calo, quindi, la Sardegna è bianchissima e restano sotto le soglie di rischio sia i posti letto delle terapie intensive, fermi al 7 per cento, sia quelli in reparti standard, al nove per cento. Cali su cali, l’effetto “estate” e “turisti” è finalmente passato e la regione può respirare, mentre prosegue a ritmo serrato la campagna vaccinale. Domani l’open day in piazza Sant’Elena a Quartu, solo prime dosi, dunque c’è la possibilità di aumentare la percentuale di popolazione che si immunizzerà per la prima volta contro il Coronavirus. E, come già emerso nelle scorse ore, la nostra regione è al secondo posto in Italia, dietro solo alla Toscana, per il totale delle vaccinazioni.

 

Numeri che fanno ben sperare, la quarta ondata è ormai solo un lontano ricordo e, sinora, non è emersa nessuna criticità legata a un possibile aumento della circolazione del virus in seguito all’apertura delle scuole in tutta l’Isola. Bisogna mantenere la guardia alta, ma i dati attuali consentono un grosso respiro di sollievo a tutti i sardi.


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