No, non ripartono le serate danzanti in Sardegna, che ritorna in zona bianca. Le discoteche non tornano a lavorare in modalità classica, almeno sino al prossimo 15 giugno. Così ha deciso il presidente sardo Christian Solinas: con una nuova ordinanza, firmata proprio nelle prime ore dove cadono tutti i divieti, coprifuoco incluso, infatti, “in relazione alle sale da ballo e alle discoteche, si applicano le previsioni di cui all’articolo 5 del decreto legge 52/2021, fermo restando che le attività di ristorazione e bar sono equiparate a quelle già autorizzate dalla normativa vigente”.
In pratica, si potrà bere e mangiare nelle discoteche, ma niente balli. E i locali dovranno dovranno rispettare una capienza del 50 per cento. Infatti, l’articolo del decreto legge citato da Solinas recita così: anche gli eventi nei club “sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può
comunque essere superiore a 1000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”.