Sardegna, arriva un milione e mezzo di euro per i danni creati dal maltempo all’agricoltura

Anche la Sardegna otterrà gli indennizzi per i danni causati agli agricoltori dalle calamità naturali. Lo annuncia l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, oggi a Roma per partecipare alla riunione della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e a un incontro con il ministro Teresa Bellanova


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Anche la Sardegna otterrà gli indennizzi per i danni causati agli agricoltori dalle calamità naturali. Lo annuncia l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, oggi a Roma per partecipare alla riunione della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e a un incontro con il ministro Teresa Bellanova. “Si tratta di risorse per oltre un milione e mezzo di euro prelevate dal Fondo di solidarietà nazionale – sottolinea l’esponente della Giunta Solinas – che serviranno a compensare i danni provocati dal maltempo nelle nostre campagne”.

Dalla seduta della Commissione arrivano altre importanti novità. “Abbiamo proposto, con altre Regioni, di applicare al solo comparto ovicaprino il decreto che prevede l’obbligo di monitoraggio della produzione, evitando così appesantimenti burocratici al comparto vaccino e inutili allungamenti nell’approvazione del decreto attuativo che più ci riguarda”, spiega Gabriella Murgia. “È un provvedimento particolarmente atteso perché rende operativo il regolamento comunitario del 2013 per quanto riguarda le dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte e dei prodotti lattiero caseari. Questo punto sarà inserito all’ordine del giorno della prossima Commissione Politiche agricole, il Ministero nel frattempo ne valuterà l’accoglimento”.

Altro argomento urgente, la velocizzazione dei pagamenti diretti agli agricoltori. “Abbiamo chiesto al direttore di Agea, Gabriele Pagliardini, di accelerare le procedure. Al momento sono bloccate oltre 12mila domande”, evidenzia l’assessore Murgia, che ha sollecitato un intervento al ministro Bellanova anche sul fronte della pesca: “Bisogna valutare la possibilità di prevedere, in caso di fermo biologico disposto per tutelare le specie in sofferenza, come ad esempio il riccio di mare, l’aragosta e altre, interventi di sostegno su misura per garantire la salvaguardia delle risorse marine con giuste compensazioni per i nostri pescatori”, conclude Gabriella Murgia.


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