Per l’occasione il centro storico del paese ospiterà una manifestazione a tema dove usi e costumi del periodo storico verranno rievocati e riproposti. Nella splendida cornice delle vie che racchiudono il tempo che sembra essersi fermato, dove le mura in pietra e i vari pozzi presenti ricordano la ricca sorgente termale che ha reso famosa la cittadina del Medio Campidano, il 7 settembre alle ore 18,30 presso piazza Mercato si terrà “Castelli Medievali di Sardegna”. Dopo i saluti istituzionali di Giorgio Zucca, sindaco di Sardara, e Alberto Urpi, primo cittadino di Sanluri, capofila della Rete dei Castelli, interverranno
Monica Stochino, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e Sud Sardegna, Donatella Fiorino, Università di Cagliari, Presidente sezione Sardegna dell’istituto Italiano dei Castelli, Iva Schena Università di Cagliari, Luciano Gallinari, CNR-Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea.
Presenta e conduce Giorgio Murru, Direttore del Festival dei Castelli. Non solo un omaggio alle bellissime fortezze, bensì la volontà e la forte intenzione di far rinascere “il bene storico di inestimabile valore” sottolinea Zucca.
“Era il 2017, quando sei Comuni dell’isola che potremo individuare tra la Marmilla e il Sarcidano, espressioni di un territorio alquanto omogeneo per cultura e paesaggio, decidono di intraprendere un percorso comune per portare all’attenzione delle proprie comunità e del pubblico più ampio, uno degli esempi migliori della propria storia, quello nel quale le comunità spesso si identificano: il Castello.
In questi anni passati – spiega il Direttore del Festival Giorgio Murru – la Rete dei Castelli, questo è il nome che venne dato all’associazione, ha ideato Il Festival dei Castelli, un evento aggregante che ha avuto come priorità quella di portare nelle piazze dei Comuni la storia della Sardegna medioevale, facendo rivivere attraverso il racconto, la narrazione, la musica e lo spettacolo in genere, le vicende spesso silenziose di questi straordinari testimoni della storia dei sardi.
La mostra Castelli Medievali di Sardegna. Marmilla e Sarcidano è un passaggio ulteriore, un atto di coraggio e di fede che per la prima volta vede queste comunità offrire, e con orgoglio esporre, i propri gioielli. Certo non nelle loro vesti migliori, segnati dal tempo, sviliti della passata grandezza, abbattuti dall’incuria, ma fieri nello scenario che la natura ha preparato per loro. E’ il trionfo dei colori la visita al castello. Dei profumi. Di quelle viste panoramiche mozzafiato a perdita d’occhio sulla Sardegna che si apre e si svela quasi prostrata ai piedi di questi ruderi, di queste mura mutile. Mura che abbiamo colpevolmente trascurato e che non chiedono altro che narrarci il loro patrimonio di conoscenze. E con la narrazione ripercorrere il tempo, sfogliare, attraversare i secoli e inseguire la storia e le storie. E noi in religioso silenzio, ascoltare. Già, perché loro hanno tanto da dire e noi il piacere di ascoltarli, per poi tramandare agli altri questi racconti incredibili di cui abbiamo tanto bisogno. E poi studiarli e custodirli, amorevolmente, affinché abbiano ancora tanto da dare e tanto da dire.
Cinque grandi fotografi hanno messo a disposizione i loro obiettivi per raccontare attraverso i loro occhi, quanto i documenti cartacei e l’archeologia da un punto di vista emotivo, non riescono a darci. Una narrazione inedita e profonda che ha nella sensibilità e nella bellezza un germe comune, un fil rouge delicato e dirompente pieno di contenuti, che va ben oltre il luogo comune della comunicazione per immagini e ci porta invece nel cuore del nostro immaginario, in un mondo in cui anche noi abbiamo avuto i nostri cavalieri e i nostri eroi.
Giovedì 07 Settembre prossimo, alle ore 18,30, la mostra verrà presentata alla comunità di Sardara con un evento che si terrà nella Piazza Mercato, evento al quale sono stati invitati a partecipare rappresentanti delle istituzioni e degli enti regionali e territoriali, le autorità del mondo scientifico, accademico e politico, nella splendida cornice animata dai gruppi di rievocazione storica.
La mostra verrà ospitata nei locali dell’ex scuola elementare di via Manzoni e resterà aperta fino a domenica 8 ottobre”.













