Conosce ormai a memoria ogni centimetro dei reparti che, quotidianamente, deve sanificare e igienizzare. Sara Pisano, 41enne di Villacidro, è una delle migliaia di addetti alle pulizie che, da anni, hanno il contratto della Multiservizi bloccato: “Faccio trenta ore alla settimana per sette euro all’ora. Ho continuato a lavorare al Brotzu anche durante la pandemia e ho dovuto fare sanificazioni più frequenti, dai letti dei pazienti ai corridoi. Tutto un lavoro più complesso e sempre sottopagato”, spiega la Pisano. C’era anche lei, ieri, a manifestare insieme ai sindacati nel piazzale esterno dell’ospedale, per chiedere un contratto migliore e con una paga più alta.
“Vivo a Villacidro, ogni giorno devo fare in totale cento chilometri, e le spese del viaggio non mi vengono mica rimborsate”, osserva, arrabbiata, la quarantunenne. “Dai 7,15 euro finali che mi metto in tasca, quindi, devo togliere alcune spese. Sono incavolata, prendo meno di chi ha il reddito di cittadinanza e non fa nulla, mentre io devo anche preoccuparmi di avere una baby sitter che controlli i miei tre figli quando non ci sono. Non è facile andare avanti così”.










