Un’interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore all’Istruzione Claudia Firino per impedire “una evidente, ennesima, penalizzazione verso i concorrenti sardi”, che dovranno sostenere gli esami dei concorsi per il reclutamento del personale docente della scuola fuori dalla regione di appartenenza.
È l’iniziativa dei consiglieri del gruppo Cristiano popolari socialisti Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Raimondo Perra, che spiegano: “I concorrenti sardi si vederebbero costretti, per poter svolgere le prove concorsuali ad affrontare disagi ed esborsi inaccettabili, o addirittura potrebbero trovarsi nella condizione di non poter partecipare al concorso perchè oggettivamente impossibilitati a recarsi fuori dall”Isola, considerate le difficoltà nei collegamenti nel periodo estivo”.
È inverosimile, concludono i consiglieri, “che non si possano allestire in Sardegna sale attrezzate con relative apparecchiature informatiche da rendere disponibili per le prove scritte di computer based”.












