Carceri sarde, incontro tra i sindacati e provveditore regionale

Un vertice tra sindacati e Provveditore regionale dela Sardegna per le problematiche nelle carceri dell’Isola. Carenze di organico, strutture fatiscenti tra i disagi della Polizia Penitenziaria


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Un faccia a faccia tra i sindacati Uil-Pa ed il nuovo Provveditore Regionale della Sardegna, Maurizio Veneziano, per una prima conoscenza ed una breve analisi delle problematiche del distretto. Il suo, un mandato che durerà 3 anni, con la volontà di affrontare e cercare di risolvere le problematiche che attanagliano la Regione. Nodo centrale le carceri sarde, il problema della carenza degli organici, le problematiche che deve affrontare la Polizia Penitenziaria, la  carenza delle varie figure professionali ma ha anche constatato che il personale in alcuni Istituti è distribuito in maniera irrazionale a discapito delle esigue unità che svolgono servizio nelle sezioni detentive. «Ci ha riferito – aggiunge Michele Cireddu (Uil-Pa) – di avere iniziato le visite negli Istituti per capire le reali esigenze della periferia ed ha incaricato un gruppo di lavoro per verificare la gestione dei servizi e del calcolo delle competenze accessorie. Ha inoltre comunicato di aver siglato un accordo di massima con la Coldiretti per incrementare la produzione nelle colonie agricole con immissione dei fondi nel sistema penitenziario». 

La UIL nel dare il benvenuto nella regione Sardegna, non ha potuto esimersi dall’auspicare che il suo avvento possa significare un rilancio/avvio delle relazioni sindacali. La Sardegna è sprofondata in una situazione forse tra le peggiori degli ultimi decenni. Si registrano anomalie oggettive, come la carenza di Direttori, (emblematico il fatto che in 5 devono dirigere 12 Istituti), la carenza di fondi da utilizzare nei vari capitoli ma, a queste difficoltà oggettive, purtroppo, si uniscono delle anomalie dovute a nostro avviso ad una gestione non proprio oculata delle risorse umane. La UIL su diverse altre questioni ha inviato numerose missive e tutte hanno un denominatore comune …..la denuncia del mancato rispetto delle regole concordate. I distacchi nella Regione sinora sembravano gestiti con criterio quantomeno irrazionale poiche’ non sono disciplinati, è doveroso citare i casi recenti delle assegnazioni ad personam di unità al PRAP, senza prevedere nessun interpello. E’ stata anche l’occasione per ricordare che rimangono in sospeso le richieste alla Commissione arbitrale per il mancato inserimento della vincitrice dell’interpello presso il NTP di Sassari, e dell’ ‘interpello per il responsabile degli automezzi dello stesso Istituto dove sono stati inseriti dei vincoli non previsti dal PIR. A proposito del PIR, crediamo sia quanto mai necessario una rivisitazione per renderlo attuale alle reali esigenze degli Istituti, abbiamo chiesto quindi anche attraverso l’Istituzione di un tavolo tecnico di voler apportare delle modifiche allo stesso. Certamente la UIL chiederà di prevedere gli interpelli con i dovuti criteri anche per il Provveditorato e le altre sedi extra Penitenziarie. IN tendenza con la linea della segreteria Nazionale abbiamo chiesto che i riscontri alle vertenze vengano forniti direttamente dall’organo a cui sono state avanzate. Attualmente se un O.S. intraprende una vertenza con la Direzione e si rivolge al Provveditore, quest’ultimo chiede riscontro alla Direzione che non fa altro che confermare la posizione genesi della controversia. In conclusione, viene girato il riscontro della Direzione all’O.S che ha chiesto un intervento del Provveditore. Questo crediamo sia antieconomico e non risolve le questioni, si sminuisce cosi’ anche il valore delle relazioni sindacali a livello regionale e si crea il meccanismo del “gatto che si morde la coda”. Inoltre in questo modo, non si fa altro che dare alle Direzioni degli imput che vanno inevitabilmente a dare un senso di immunità dall’inosservanza degli accordi e delle normative. Ci sono tante, troppe questioni da analizzare e risolvere, abbiamo pertanto chiesto ed ottenuto di calendarizzare gli argomenti e creare se necessario dei gruppi di lavoro comprendendo ovviamente la parte sindacale. Lo stesso Provveditore ha garantito una prossima convocazione per iniziare ad affrontare le questioni e concludere l’iter per il nuovo modello organizzativo degli NN.TT.PP. della Sardegna. La UIL ovviamente nel fornire il proprio contributo nell’interesse del personale, rimarrà vigile affinchè alle promesse ed alla buona impressione avuta nella odierna riunione susseguano i fatti concreti.