Sant’Elia, caccia alla banda che assale i gay: anche una donna nelle aggressioni omofobe

Due aggressioni in pochi giorni nella zona del litorale di Cagliari da parte di un gruppo formato anche da una donna, le vittime hanno denunciato tutto ai carabinieri. Procura in azione: perquisita la casa di un uomo, palestrato e tatuato, che vive nel rione


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Due aggressioni omofobe, avvenute l’una a due giorni di distanza dall’altra, sempre nella stessa zona: il litorale di Sant’Elia a Cagliari, nell’area dell’ormai ex Arena grandi eventi. Ci sarebbe un gruppo, stando alle denunce presentate dalle vittime ai carabinieri, che le avrebbe pestate dopo essere state attirate da un uomo. Nella banda, formata da 4 persone, ci sarebbe anche una donna. E la pista dell’aggressione omofoba è quella sulla quale si è concentrata la procura di Cagliari, come riporta L’Unione Sarda, con una doppia indagine aperta dal pm Andrea Massidda. In uno dei due casi c’è già un sospettato.

 

 

Casteddu Online, lo scorso 17 giugno, aveva dato notizia di una delle due aggressioni: un 40enne gay dell’hinterland di Cagliari era stato pestato da tre uomini, nella notte, sul lungomare di Sant’Elia, nel parcheggio nella zona dell’ex Arena Grandi Eventi. Il malcapitato era stato picchiato e lasciato sull’asfalto dai suoi aggressori, in una zona frequentata da omosessuali, come riscontrato anche dai carabinieri, che avevano ottenuto alcune informazioni importanti dalla stessa vittima. Il malcapitato, che aveva giurato di non aver mai visto prima i suoi carnefici, era finito al Brotzu: numerose ferite e quaranta giorni di prognosi. E stessa descrizione di uno degli aggressori: un uomo con tatuaggi e il fisico palestrato. Proprio nell’abitazione di una persone che corrisponde esattamente alle descrizioni delle vittime e che vive nel rione popolare i carabinieri, forti anche di un filmato nel quale si vede la targa dell’auto che sarebbe stata utilizzata dalla banda di aggressori, hanno eseguito una perquisizione. Nella sua automobile è spuntata la tessera sanitaria smarrita da un uomo qualche settimana fa. Le indagini vanno avanti, e potrebbero esserci anche altri episodi violenza di stampo omofobo non ancora denunciati alle Forze dell’ordine.


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