L’attesa serata delle cover del Festival non riserva particolari sorprese, nemmeno nella vittoria. A trionfare infatti è Giorgia, in duetto con Annalisa su “Skyfall” di Adele. Carlo Conti scende la scalinata, come annunciato, da Roberto Benigni. In un dialogo serrato, nemmeno Benigni fa monologhi ma in pochi minuti riesce con sagacia e ironia a toccare argomenti come politica e attualità senza essere, ancora volta, sconveniente o scontato. Da Giorgia Meloni a Elon Musk e Trump ce vorrebbe comprare la Liguria. Poi, la difesa del nostro Presidente Sergio Mattarella, accusato di diffondere notizie false sulla Russia. Infine, l’annuncio di cui Conti aveva accennato in conferenza stampa: l’annuncio: Benigni tornerà su Rai1 il 19 marzo con lo spettacolo teatrale “Il Sogno”. Ad affiancare Carlo Conti un pezzo di Sardegna: Geppi Cucciari e Mahmood. Geppi riesce, nonostante lo spazio limitato dalle tante esibizioni, a dare il suo tocco di simpatia e intelligenza senza eccessi ma con misura, come lei sa fare. Mahmood sorprende, e nonostante l’emozione fa la sua parte con la giusta naturalezza. Nella sua performance mash-up dei suoi successi, dimostra di essere un artista con moltissima grinta e personalità.
Le cover
Rose Villain e Chiello, “Fiori rosa, fiori di pesco”- 7
Rose ha ribadito più volte il suo legame con Battisti e l’amore profondo per quelle canzoni. Infatti, insieme all’amico Chiello ci restituiscono una versione pulita, sentita e rispettosa del brano, senza stravolgimenti. Bravi nella loro spontaneità.
Modà e Francesco Renga, “Angelo”- 7
Canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2005 molto amata in una versione imperfetta ma intensa Grazie soprattutto a Renga.
Clara e Il Volo, “The Sound of Silence”
Belle voci che cantano un brano splendido. Emozionanti
Noemi e Tony Effe, “Tutto il resto è noia”- 6
Quest’anno Carlo Conti ha dato la possibilità agli artisti in gara di duettare fra loro. I due cantanti romani scelgono un brano iconico del maestro Califano a cui fortunatamente rende giustizia la meravigliosa Noemi.
Francesca Michielin e Rkomi, “La nuova stella di Broadway”- 7
Anche questa volta due artisti in gara decidono di cantare insieme. Risultato curioso, con una Michielin particolarmente intensa. Rkomi sembra meno dentro l’interpretazione del brano.
Lucio Corsi e Topo Gigio, “Nel blu dipinto di blu”- 8
Surreale e visionario. Delizioso
Serena Brancale e Alessandra Amoroso, “If I ain’t got you”- 7
Canzone puramente r&b che le due artiste pugliesi cantano con classe e sapienza.
Irama e Arisa, “Say something”- 6 e mezzo
Belli e complici, peccato per l’autotune di Irama, non ne aveva bisogno
Gaia e Toquinho, “La voglia, la pazzia”- 8
Gaia da il suo meglio in questo genere che appartiene alle sue origini. Elegante
The Kolors e Sal Da Vinci, “Rossetto e caffè”- 6
Duetto tutto partenopeo su un successo della scorsa estate. Divertenti
Marcella Bella e Twin Violins- “L’emozione non ha voce”- 7
Canzone storica scritta dal fratello Gianni per Adriano Celentano cantata con passione e dolcezza. Fra il pubblico anche Gianni, visibilmente emozionato. Bel momento di condivisione.
Rocco Hunt e Clementino, “Yes I know My Way”- 6 e mezzo
Omaggio all’immenso Pino Daniele a 10 anni dalla sua prematura scomparsa. Risentire la voce di Pino colpisce sempre al cuore. Performance tutta emotiva più che tecnica.
Francesco Gabbani e Tricarico, “Io sono Francesco”- 6
Gabbani domina in una performance tecnicamente non perfetta, ma arriva dove vuole.
Giorgia e Annalisa, “Skyfall”- 9
Due voci meravigliose che cantano un brano di una delle voci più belle del panorama mondiale. Fuoriclasse.
Simone Cristicchi e Amara, “La cura”-7
Versione “mistica” del celebre brano del Maestro Battisti. Coppia artistica e nella vita, l’intesa è palpabile.
Sarah Toscano e Ofenbach, “Overdrive”- 6 e mezzo
Un po’ di techno sul palco dell’Ariston. Sarah, che ha solo 19 anni, si diverte e lo trasmette con gioia e grazia
Coma_Cose e Johnson Righeira, “L’estate finendo”- 6
Il brano è sicuramente nelle corde del duo, allegro e scanzonato
Joan Thiele e Fra Quintale- “Che cosa c’è”- 7
Delicati e freschi, fanno la scelta migliore: non stravolgere un brano che è un pezzo di storia della musica
Olly e Goran Bregovich con la Wedding and Funeral Band – “Il pescatore”- 5
L’intento è chiaro: dare una versione “allegra” del brano, prendendo spunto dalla mitica versione della PFM. Il livello dei musicisti ovviamente non si discute, il risultato convince a metà
Elodie e Achille Lauro, “A mano a mano, “Folle città”- 8
Partono “in sordina” per poi esplodere in un duetto molto sensuale. Promossi
Massimo Ranieri e Neri per Caso, “Quando”- 6
Forse non il brano migliore per questo duetto che non è sembrato molto amalgamato. La voce di Ranieri e la bravura dei Neri per caso riescono comunque a regalare in versione originale di una brano bellissimo che emoziona.
Willie Peyote, Tiromancino e Ditonellapiaga, “Un tempo piccolo”- 6
Un altro omaggio al Maestro Califano che però non lascia il segno
Brunori Sas, Riccardo Senigallia, Di Martino- “L’anno che verrà”- 6
Il brano, amatissimo, è più un omaggio fra amici che una performance, a tratti non perfettamente riuscita.
Fedez e Marco Masini, “Bella stronza”, 6 e mezzo
La versione 2.0 di una delle canzoni iconiche degli anni ‘90. Si è scritto di tutto alla vigilia di questa performance che si conclude con un Fedez commosso. Ognuno, ascoltando le nuove parole scritte dal rapper, potrà farsi una propria idea. In fondo, ciò che conta, è quello che un trasmette, non il pettegolezzo.
Bresh e Cristiano De Andrè, “Creuza de mà”- 7
I problemi tecnici hanno purtroppo in parte influenzato la performance (che è stata ripetuta) ma il giovane Bresh ha gestito bene la situazione. Arrangiamento fedele all’originale bel rispetto di un brano che è ormai un classico.