di Valeria Putzolu
Sono passate solo poche ore dall’incidente mortale che ha visto coinvolti tre giovani: morto il conducente Alberto Piseddu e la ragazza, di trent’anni circa, residente a Torino e, purtroppo deceduta sul colpo, che si riaccendono le polemiche per il degrado in cui versano le strade in cui è accaduto l’incidente mortale. Ferito un altro giovane di Sanluri, A.F.
I giovani percorrevano la strada 13 di Sanluri Stato. Un lungo rettilineo che avrebbero percorso a velocità sostenuta, secondo il racconto di un testimone. Avrebbero svoltato a destra all’ultimo momento, un percorso martoriato da numerose buche. Infatti, avrebbero perso il controllo della vettura proprio a causa di una di queste, accentuata dai mezzi pesanti che la percorrono per il ritiro del latte dalle stalle.
Uno dei tre giovani sarebbe stato sbalzato fuori dal tettuccio dell’abitacolo, mentre gli altri due sarebbero rimasti incastrati dentro. Una frazione, quella di Sanluri Stato, compromessa da una viabilità molto precaria. Poca segnaletica, quasi nulla quella orizzontale e molteplici buche e dissestamenti vari che rendono il percorso molto pericoloso. La strada è un calvario. Dimenticata da tutti, sebbene frequentata dai residenti e dai mezzi agro pastorali.
Nel pomeriggio è arrivata la replica del sindaco di Sanluri Alberto Urpi: ““Chi parla di strada piena di buche- dice il sindaco di Sanluri Alberto Urpi- capirà che l’incidente è avvenuto in piena campagna (e non nel centro abitato)..Si tratta di sterrato che mette in comunicazione gli apprezzamenti agricoli utilizzato quasi esclusivamente da trattori. L’amministrazione comunale di Sanluri sta investendo cifre importanti per il rifacimento di decine di strade sia nel centro cittadino che nella frazione, comprese diverse strade rurali. Chiediamo di evitare illazioni e ipotesi non verificate sulla dinamica dei fatti con il chiarimento del luogo in cui tragicamente hanno perso la vita i due giovani ragazzi. L’intera comunità sanlurese è devastata dalla morte dei due giovani e in apprensione per le condizioni del terzo ragazzo ricoverato”.












