Sanluri, giù le tasse per chi apre una nuova attività in città: per due anni il comune polverizza imu, tari e tosap. Urpi: “Il trand a Sanluri è in costante crescita, vogliamo invogliare e valorizzare gli imprenditori che investono nel nostro territorio”.
Una città in controtendenza rispetto alle altre: a Sanluri poche serrande abbassate e tanti gli imprenditori che decidono di aprire una nuova attività. Questo è confermato anche dalle lottizzazioni del Pip che vanno letteralmente a ruba: “Non abbiamo più lotti disponibili – spiega il sindaco Alberto Urpi – presto partirà un nuovo piano per ampliare ulteriormente la zona industriale”. E intanto il comune, per alimentare l’imprenditoria locale, ha deciso di abolire, per i primi due anni, le tasse comunali. Non si pagherà il ritiro dei rifiuti, la tassa del suolo pubblico e l’imu, “purtroppo su quelle nazionali non possiamo intervenire”. Una mano d’aiuto, insomma, non solo dal punto di vista economico ma anche la manifestazione della volontà di voler sempre più incentivare a investire a Sanluri.
Sono oltre 800 le attività presenti, quelle nuove, nell’ultimo anno, 50, e il trand di crescita è in costante aumento: sono più le imprese che nascono rispetto a quelle che muoiono. L’ubicazione geografica di Sanluri gioca un ruolo importante come la “questione storica e culturale dei sanluresi, una attitudine al commercio e all’imprenditoria ma la politica deve far in modo che questo trand non finisca ma aumenti. Noi lo facciamo da tanti anni: abbiamo creato spazi per le imprese, tanti lotti Pip a prezzi calmierati e abbiamo cercato sempre la collaborazione con gli imprenditori sia per la formazione dei nostri giovani che per organizzare gli eventi culturali e sportivi: dalla ‘Festa del borgo’ a ‘Io sport’ senza tralasciare ‘Sanluri legge’. Quando il Presidente della Repubblica ci ha riconosciuto lo status di città abbiamo consegnato la pergamena anche agli imprenditori più importanti di Sanluri che hanno creato un grande indotto”: un importante riconoscimento, insomma.
Le misure adottate, quindi, “credo che per gli imprenditori siano un biglietto da visita del nostro comune che gli fanno capire quanto teniamo alle loro attività e quanto le riteniamo essenziali”.












