di Paolo Rapeanu
La polvere “è sotto il tappeto. Il disavanzo di 681 milioni è lì, e la Giunta Pigliaru è colpevole di aver disastrato la sanità sarda”. Arriva dai Riformatori Sardi un attacco alla maggioranza, e il tema è quello, scottante, della sanità. “I servizi di salute, garantiti ai sardi, andranno a calare sensibilmente. Si tratta di un maxi debito che certifica il fallimento di questa Giunta sul un tema delicatissimo e fondamentale, quello delle cure ai sardi”, dice Pierpaolo Vargiu. Come si è arrivati a questa situazione? “Parte tutto dall’accordo tra l’allora presidente Soru e Prodi, quando l’intera spesa della sanità sarda passa a carico della Regione. Pigliaru, poi, rinuncia a qualsiasi vertenza in corso con lo Stato, e nel 2016 il buco della sanità di 297 milioni di euro viene nascosto. Anche nel 2017, quando viene quantificato in 117 milioni, una stima parziale. Non si sa ancora quale sarà il buco del 2018”.
Altri dati li snocciola Franco Meloni, del Centro Studi Riformatori: “I 681 milioni di debito sono frutto di 266 milioni di ammortamenti non sterilizzati”, oltre a “297 milioni di debito del 2016,quelli del 2017 non ancora definiti, 266 milioni di mutuo venticinquennale, 182 milioni sul bilancio del 2018 e 232 su quello del 2019”.











