“La sanità, in Sardegna e non solo, in questi ultimi anni ha evidenziato gravi carenze in tutti i suoi aspetti. Anche a Sinnai non sono pochi i cittadini che sono rimasti privi del medico di base, anche se per un breve periodo, e non è escluso che possa capitare di nuovo vista la carenza di medici e il perdurare del numero chiuso nella facoltà di medicina.
Per sensibilizzare il comune – spiega Aldo Palmas uno dei promotori – ad agire approvando un documento che chieda all’Autorità Regionale il rilancio della Sanità Pubblica sono state raccolte delle firme e chiesto un incontro al Sindaco, a cui una delegazione dei cittadini sottoscrittori avrebbe consegnato la petizione.
Ci è stato risposto, giovedì 4 maggio, che il Sindaco ci avrebbe fatto ricevere dall’Assessore Massimo Leoni lunedì 15 maggio.
Abbiamo trovato la risposta irriguardosa e risposto che la richiesta di incontro era stata avanzata al Sindaco e, con tutto il rispetto nei confronti dell’Assessore Leoni, la massima autorità comunale in materia di Sanità è il Sindaco. Questo nostro rilievo è rimasto senza risposta e, cosa ancora più grave, l’Assessore delegato alla Sanità è il Giuseppe Melis e non Leoni.
Se questo è l’approccio al problema da parte della massima autorità comunale in materia di Sanità, ci aspettano tempi ancora più bui, ma non intendiamo rassegnarci all’inerzia dei nostri rappresentanti”.
La tematica è stata appoggiata anche dal movimento politico “Sinnai Libera”: “La mozione peraltro è già all’attenzione dei consiglieri comunali, perché era stata iscritta all’ordine del giorno del consiglio comunale del 17 Marzo 2023 quando era stata presentata dal nostro gruppo consiliare, a nome del comitato di cittadini che l’avevano proposta. Il Consiglio comunale ne rinviava l’approvazione, allo scopo dichiarato di approfondire e rielaborare quel prodotto. Veniva riunita successivamente la commissione dedicata nella quale i commissari della maggioranza emendavano la proposta da riproporre da parte loro al Consiglio.
Il comitato di concittadini proponenti la mozione originaria, riunitisi in un bar di via Giardini, deliberava di chiedere al Consiglio di non modificare affatto il testo della mozione e decideva di raccogliere le firme a tale scopo: la mozione doveva essere approvata dal Consiglio senza modifiche.
Il Consiglio comunale del 2 Maggio non è tornato sulla questione, perché già ricco di punti da discutere e approvare, e quindi tutto dovrebbe essere rimandato al prossimo appuntamento” spiega Aldo Lobina. “Dal nostro punto di vista, per non offendere nessuno, Anedda, Leoni o Melis non farebbe differenza quanto a risultati. Dal punto di vista amministrativo sono una sola cosa col resto della giunta.
Alla fine della giostra, uno vale l’altro”.












