Un carcere pieno di detenuti e con poche guardie. Questa la descrizione di Is Arenas da Sandro Atzeni, 53 anni, assistente capo e delegato della Cgil. C’e anche lui sotto il Consiglio regionale a protestare per chiedere più tutele e più sicurezze per i tanti poliziotti penitenziari sardi: “Da noi ci sono 93 detenuti ma, come numero di guardie, siamo appena in 67. Non bastano, servirebbero almeno venti persone in più e anche il reparto a cavallo”, afferma Atzeni. “Nel nuovo ospedale di San Gavino, poi, non c’e nemmeno una stanza adatta a ospitare i detenuti, che quindi rimangono nelle corsie, col rischio di fughe o aggressioni”. E, tornando dentro il carcere, “spesso un solo agente deve badare a sessanta detenuti per molte ore, sperando poi di ricevere il cambio da un collega”. E, di frequente, c’e chi si mette “in malattia”. Insomma, grane su grane, stando alle parole di Atzeni.
“I poliziotti si sentono insicuri, qualche detenuto potrebbe aggredirli o scappare”, afferma. Il 53enne fa anche un passaggio sulla questione degli stipendi: “Sono bloccati da tempo, prendiamo 1500 euro al mese più i vari ‘accessori’. Va rialzato, sperismo che ci pensi questo governo”.







