“Così ci uccidono, distruggono il commercio locale, il quartiere Marina è vivo anche grazie a noi commercianti, gestori di locali, in un’ottica di vocazione turistica, ricettiva, con le navi da crociera che sbarcheranno in città. Siamo disperati, con l’ansia addosso, proibirci di servire ai tavoli oltre la mezzanotte significa abbassare le serrande e licenziare i dipendenti. La Regione vuole questo?”.
LA PREOCCUPAZIONE. E’ preoccupato il barista-scrittore Sandro Mascia, 52enne, cagliaritano, gestore del Caffè Barcellona, storico locale nel cuore della Marina, crocevia di visitatori e meta di turisti. Parla a nome di tanti suoi colleghi ristoratori, che vedono l’azione della Regione come una mannaia. Obbligare loro a “smantellare” i tavolini dopo la mezzanotte equivale ad una scure tagliente sul collo: “Non siamo noi a fare rumore e chiasso – dice Sandro Mascia – qui abbiamo necessità di lavorare, di pagare gli stipendi e contribuiamo a rendere vivibile il quartiere. La speranza è che l’assessorato regionale competente riveda totalmente il provvedimento, pensiamo in estate, ci costringeranno a chiudere”.
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