Un nuovo murale dedicato al bosco della comunità: scende in campo l’artista locale, di fama internazionale, a difesa del polmone verde di Pixinortu, la firma inconfondibile di Manu Invisible indelebile sulla parete che invoca apertamente di salvare il bene del territorio.
Tra le mani di Super Mario una missione importante, quella di fermare le motoseghe che in passato hanno buttato giù diverse piante del bosco, ancora vietato ai cittadini. È infatti in corso, da parte del Comune, un intervento mirato e specifico per la tutela del luogo, una diatriba, però, che ha diviso, in parte, il paese dei murales e che ha permesso di costituzione un comitato spontaneo e permanente per la tutela del bosco. Tra scontri verbali e difese delle proprie posizioni, spuntano fuori opere artistiche che esprimono sentimenti e volontà più di mille parole. Dopo la realizzazione di Crisa e Tellas a marzo, ora è il turno dell’uomo mascherato, volto sconosciuto per tanti ma ben impresso nella mente di chi, tra i banchi del liceo, ricorda l’indole del ragazzo a esprimere le sue espressioni artistiche a suon di bomboletta, che lo hanno reso famoso, e che, ancora oggi, non rivelano l’identità di chi si firma Manu Invisible. L’opera ha preso vita “grazie alla disponibilità di un artista locale di fama internazionale, affiancandosi alle precedenti dello scorso inverno, per sensibilizzare l’amministrazione, e per arricchire il patrimonio artistico del nostro paese, che in larga parte trova ispirazione nella terra e nella natura che da secoli sostenta il nostro territorio” ha spiegato un membro del comitato. Si affianca dunque, quella di Manu Invisible, a due opere che “parlano” del Bosco di Piscinortu attraverso le sensazioni e i ricordi di un posto che gli artisti hanno potuto conoscere e osservare.
“Due opere che, come suggerito dai due artisti, ciascuno di noi può leggere come desidera in base alle sensazioni che ciascun dettaglio suscita, ma che restano una testimonianza di un tema che ha visto e vede la comunità discutere e animarsi sulle sorti di un piccolo gioiello della natura.
Due opere che, ci piace sottolinearlo, vanno ad arricchire le numerose testimonianze artistiche del nostro paese, che non sono mai fini a sé stesse, raccontando tutte qualcosa che riguarda la comunità”.












