San Sperate, nuovo anno scolastico e stessi disagi di 40 anni fa: corse dei bus in ritardo, mezzi pieni e in tanti rimangono a terra. Le conseguenze? Ingresso a scuola in ritardo e per i più fortunati sono mamma o papà a dover correre in macchina per garantire al figlio di frequentare le lezioni. Il sindaco Fabrizio Madeddu: “Attraverso un confronto telefonico odierno il Direttore ARST ci comunica che stamane un collaboratore dell’azienda Trasporti è in loco per verificare tutti i flussi e le crititicitá segnalate. Ciò al fine di trovare qualche rapida soluzione ai disagi segnalati”.
La scuola ha ripreso il via da due settimane e le criticità legate ai trasporti non mancano: tante le segnalazioni dei genitori che lamentano l’odissea giornaliera dei propri figli per raggiungere gli istituti scolastici superiori e, tra le richieste messe in ballo per risolvere la criticità, spunta anche quella del Ctm, ossia la linea metropolitana per collegare il paese a Cagliari. “Il pullman era pieno e non si è nemmeno fermato, ieri corsa del rientro saltata. Studenti costretti a cercare passaggio nonostante il costo sostanzioso dell’abbonamento” spiega un genitore. “Non sarebbe male se il collaboratore ci informasse anche su cosa si stia facendo in merito alla soppressione delle fermate sulla provinciale 4 poiché ora, oltre al fatto che dobbiamo percorrere 3 km in macchina per portare i ragazzi alle fermate dentro al
paese, dobbiamo pure riprenderli e portarli a scuola perché il pullman li ha lasciati a terra” spiega un altro.
“Senza contare che chi scende alle ultime fermate deve mettere in conto almeno 15/20 minuti di ritardo. Sul sito dichiarano l’arrivo in piazza Gramsci alle 8.15 ma non arriva mai prima delle 8.30. Questo vuol dire entrare alla seconda ora o prendere i bus precedenti e dover fare pure l’abbonamento del CTM”. E ancora: “Oggi il pullman è passato puntuale ma non si è fermato alle fermate successive, ha caricato solo alla prima. Ho dovuto portare mia figlia in macchina”.
Queste le criticità maggiori oltre al fatto che gli studenti sono spesso costretti a dover viaggiare in piedi, stretti l’uno con l’atro poiché non c’è spazio nemmeno per muoversi.
Si auspica che l’azienda incrementi i mezzi al fine di metter fine ai disagi di studenti e pendolari.
paese, dobbiamo pure riprenderli e portarli a scuola perché il pullman li ha lasciati a terra” spiega un altro.
“Senza contare che chi scende alle ultime fermate deve mettere in conto almeno 15/20 minuti di ritardo. Sul sito dichiarano l’arrivo in piazza Gramsci alle 8.15 ma non arriva mai prima delle 8.30. Questo vuol dire entrare alla seconda ora o prendere i bus precedenti e dover fare pure l’abbonamento del CTM”. E ancora: “Oggi il pullman è passato puntuale ma non si è fermato alle fermate successive, ha caricato solo alla prima. Ho dovuto portare mia figlia in macchina”.
Queste le criticità maggiori oltre al fatto che gli studenti sono spesso costretti a dover viaggiare in piedi, stretti l’uno con l’atro poiché non c’è spazio nemmeno per muoversi.
Si auspica che l’azienda incrementi i mezzi al fine di metter fine ai disagi di studenti e pendolari.












