Monta la protesta dei dipendenti dell’ospedale Nostra Signora di Bonaria di san Gavino Monreale. “A partire dal tre giugno il parcheggio interno del nosocomio è dedicato in esclusiva ai pazienti ed agli accompagnatori. Una cosa incredibile, perchè il parcheggio potrebbe ospitare entrambi senza problemi mentre il direttore sanitario ha deciso di estromettere immotivatamente i dipendenti dal parcheggio interno”, denuncia Giampaolo Mascia, segretario provinciale Fials, che ha inviato una lettera di fuoco al commissario straordinario dell’Ats Sardegna, Giorgio Carlo Steri, al direttore dell’Assl di Sanluri, Giorgio Carboni e al direttore del presidio ospedaliero, Sergio Pili. “Più volte, durante il corso degli anni, i dipendenti avevano chiesto di riservare il parcheggio interno ad uso esclusivo, con ingresso regolato da sbarra con lettore del tesserino aziendale personale. Recentemente era trapelato che si stava effettivamente andando in tale direzione, in modo da restituire serenità e sicurezza a tutti e, contemporaneamente, limitare l’accesso tramite sorvegliante solo a chi entrava in ospedale per effettuare visite sanitarie. Si rimarca inoltre che le aree laterali interne possono ospitare tutte le auto dei dipendenti senza che queste possano interferire nella ancora attiva area di pre-triage, lasciando quelle afferenti all’ingresso della camera mortuaria agli esterni”.
Non solo: “Si ricorda che recentemente sono stati segnalati casi di molestie a dipendenti al termine del turno pomeridiano, generando momenti di notevole tensione, tale da rendere più che giustificata la riapertura”. La richiesta del sindacato è una: “Riaprite il parcheggio interno, nei corridoi dell’ospedale è diventato l’argomento di tutti i dipendenti indistintamente, al punto da esserlo ben più dell’emergenza Covid”.










