San Gavino Monreale, tutto pronto per la seconda festa del Volontariato

domenica, dalle 9,30 sino a tarda sera, stand, convegni, dimostrazioni, mostre e intrattenimento si svolgeranno in piazza Marconi con numerose associazioni che operano in questo campo.


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La Festa del Volontariato nasce nel 2019, su idea della associazione Monreal Soccorso e con la collaborazione di tante associazioni con lo scopo di creare una giornata dove i volontari possano collaborare in sinergia e presentare alla comunità le loro attività.
Ci sarà spazio per una tavola rotonda sull’importanza del volontariato e del terzo settore, intrattenimento per grandi e piccini, musica e tanto altro. Si inizierà alle 9,30 con l’allestimento degli stand delle associazioni, alle 11 il convegno “Il volontariato ieri, oggi e domani”. Alle 13, il pranzo solidale, alle 15 dimostrazione delle manovre salvavita. Fare il volontario, non solo sulle ambulanze ma in qualsiasi attività sociale, significa prestare in modo spontaneo e gratuito il proprio tempo libero esclusivamente per fini di solidarietà.
Il volontariato è realmente importante per ogni comunità, che sia svolto all’interno di organizzazioni di carattere sociale, civile o culturale il volontariato rende un servizio fondamentale nei settori più svariati.
Un servizio che opera per la crescita della comunità locale, per il sostegno dei suoi membri più deboli o in stato di disagio e per il superamento delle situazioni di degrado.
Volontariato non significa anarchia, non significa fare quello che si vuole in una organizzazione individuale, esiste per le organizzazioni di volontariato una Carta dei Valori che nasce nel 2001 da una riflessione nazionale a cui hanno partecipato numerosissime organizzazioni, coadiuvate da esperti e studiosi. 
In questa società “mercenaria” in cui tutto è in vendita, il volontario è una figura atipica, anticonformista, che non partecipa al “protocollo del guadagno”, ma che dedica il proprio tempo all’assistenza dei deboli, per dare quel minimo di dignità a chi non è in grado di soddisfare nemmeno i bisogni primari.
Deve essere un’attività svolta con il cuore, slegata da interessi economici ed inoltre, non deve essere sentita come un obbligo o un impegno, ma come una spinta interiore che porti ad aiutare il prossimo.


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