Via libera a sagre e feste nell’estate del Covid in Sardegna nonostante il parere contrario del comitato scientifico. E’ quanto è emerso nell’ultima puntata della trasmissione Report dedicata alla riapertura delle discoteche nell’Isola, dopo l’esplosione di polemiche e l’inchiesta della Procura cagliaritana nata proprio dalla puntata di lunedì scorso. La trasmissione parte sul silenzio di Solinas sulla vicenda. La troupe intervista poi il consigliere regionale Stefano Tunis, Sardegna 20 20 che, assieme al capogruppo Psd’Az Mula, ha difeso l’operato del Governatore e Massimo Zedda, Progressisti che ha fatto il punto sul Cts: “E’ stato un membro del comitato tecnico scientifico a smentire quanto affermato dalla presidenza”, ha dichiarato l’ex sindaco di Cagliari, “cioè che il Cts esprimesse pareri solo in forma orale. E uno di questi pareri che abbiamo potuto esaminare negava il via libera a feste e sagre. Via libera che c’è stato e che ha causato qualche contagio”, ha dichiarato Zedda.
Agus, Progressisti ha sottolineato il fuggi fuggi dei membri del Cts (“porte girevoli”) prima abbandonato da Pani sostituito da Sotgiu nei primissimi mesi, poi da Cucca e Cappuccinelli a settembre e infine da Sotgiu, appena qualche giorno fa. Nel comitato degli scienziati resta solo Vella che a Report ribadisce quanto dichiarato a Repubblica e ammette che la mail della sera dell’11 non è altro che un proprio parere e non quello ufficiale del Cts (“le discoteche sono un posto pericoloso noi non avremmo mai potuto dire sì all’apertura”) e sottolinea che “hanno sentito solo un quarto del Cts, loro ci hanno provato”.
Il conduttore Ranucci in chiusura ha definito la famosa mail di Vella di risposta all’assessorato alla Sanità “la foglia di fico di chi non voleva assumersi le proprie responsabilità” e ha chiesto come è stato possibile che “Vella abbia consentito che il proprio ruolo di scienziato venisse mortificato dalla politica”.