Gli organi di Enrico Spiga, il quarantunenne rimasto vittima del terribile incidente avvenuto due giorni fa sulla Ss 387 all’altezza del bivio per Selargius, sono stati espiantati dal suo corpo: altre persone, grazie al profondissimo e importantissimo gesto deciso dai parenti dell’uomo, potranno vivere. Spiga, nato a Monserrato, viveva a Selargius da anni. Una vita semplice, quella di Spiga, purtroppo spezzata a causa di uno schianto pauroso mentre era insieme a suo fratello Alessandro. Dopo quasi un giorno di “battaglia”, i medici del Brotzu hanno dovuto certificare la morte del 41enne. E i parenti hanno deciso di acconsentire alla donazione degli organi. Moltissimi i commenti di cordoglio su Facebook e anche sulla pagina del nostro giornale, tra chi conosceva Spiga da anni e chi ha avuto l’occasione di chiacchierare o lavorare insieme a lui. La madre, Emanuela Verna, affida proprio ai social tre parole, piene di intensità e di amore per quel figlio tragicamente scomparso: “Il mio guerriero”. Un messaggio che è già accompagnato da decine di altri messaggi di vicinanza e tristezza. Anche il Villaggio pescatori di Giorgino, meta frequentata spesso da Enrico Spiga per via della sua attività da pescatore, lo ha ufficialmente ricordato su Fb.
E, intanto, è stata anche fissata la data dei funerali: sabato diciotto gennaio, alle dieci, nella chiesa di San Giovanni Battista de La Salle, in via Seneca a Monserrato.










