“LO SAPEVO. ORA ALBERGHI, BAR, RISTORANTI CHIUDERANNO E ALTRI GIOVANI SARANNO COSTRETTI A EMIGRARE. CACCIAMO VIA QUESTI INCAPACI. GIA ALLE PROSSIME COMUNALI VIA TUTTI. VOTIAMO INDIPENDENTISTI, O ALTRE COALIZIONI CHE PRIMA NON ESISTEVANO”. Il post urlato di rabbia che state leggendo è stato scritto questo pomeriggio da un operatore turistico cagliaritano, e dimostra quanto sia stata sottovalutata sinora la notizia del taglio dei voli di Ryanair a Cagliari. Ma dimostra anche il malcontento, enorme, dei cagliaritani, per la gestione del settore Turismo da parte della giunta Zedda. Non solo non sono stati attratti in questi 4 anni e mezzo investitori in grado di promuovere in tutto il mondo le bellezze turistiche di Cagliari, ma ora Regione e Comune stanno assistendo letteralmente immobili alla possibile fuga dalla Sardegna di Ryanair.
Il sindaco Massimo Zedda è forse impegnato a risolvere i problemi interni col suo partito, Sel, e a cercare di capire insieme al suo fido confidente Francesco Agus, consigliere regionale, come uscire dal pantano e ottenere la ricandidatura. Ma un sindaco con gli attributi avrebbe invece già convocato una conferenza stampa di protesta, avrebbe sbattuto i pugni sul tavolo. Avrebbe detto a tutti, prima di tutto alla Regione e a Pigliaru, che se Ryanair taglia i voli di Cagliari qui rischiamo di ritrovarci completamente isolati, di tornare indietro di 15 anni. Si rischia una catena di nuovi licenziamenti negli alberghi, nei bed and breakfast, nei bar. Significa da una parte il tracollo del turismo, dall’altra per i cagliaritani la condanna a viaggiare a cifre folli, come un Malaga-Cagliari che costa 480 euro. Ma i politici di questi aspetti non si occupano, preferiscono pensare a come tenere calde le poltrone in Comune e in consiglio regionale, oppure in Parlamento.












