Capoterra – L’omaggio del sindaco Garau alle forze scese in campo contro il devastante rogo che ha minacciato case e una struttura per anziani a Poggio dei Pini due notti fa: “Uomini e donne presenti, tra sudore, pioggia, fiamme, vento, lacrime, sguardi smarriti e di dolore che non hanno esitato ad allungare la mano per evitare che il disastro diventasse tragedia”. Questo pomeriggio i funerali di Lello Garau, l’uomo-eroe che non ha esitato a raggiungere la rsa per aiutare a spegnere le fiamme ma un malore improvviso lo ha colpito quando era già sul posto. In città regna il silenzio, quello del dolore e dell’incredulità per la morte del 55enne molto conosciuto e ben voluto da tutti: lavorava nella struttura che ospita quasi 50 anziani, fragili, che, a causa del grosso incendio, hanno seriamente rischiato di essere investiti dalle fiamme. Ma ciò non è successo ed è grazie all’immenso lavoro degli operatori e dei volontari scesi in campo che, senza sosta, hanno lavorato per domare il rogo. “La cosa più mirabile del mondo, dice un certo filosofo, è un uomo buono che lotta contro l’avversità; ma c’è una cosa ancora più mirabile: un uomo buono che viene a soccorrerlo” ha espresso Beniamino Garau.
“Ringrazio infinitamente per il lavoro senza sosta e con grande coraggio i Vigili del fuoco, Barracelli, Protezione civile regionale, Misericordia, Grusap, Polizia locale
Volontari presenti. E Antonio”.
I primi interventi per spegnere le fiamme sono stati intorno alle 16,30: sterpaglie da bruciare, pare che tutto sia iniziato così, ma, a causa del forte vento, la situazione è sfuggita di mano. Le fiamme si sono estese a macchia d’olio, al calar del sole un forte bagliore era ben visibile da ogni angolo della città, anche da casa di Antonio Garau che, senza esitare, ha preso la sua macchina e ha raggiunto la rsa, dove lavorava, per aiutare chi era già impegnato nella lotta contro il rogo. Il destino, però, è stato crudele e l’uomo è stato colto da un malore fatale.










