Tra Renato Soru e Alessandra Todde, nonostante i proclami e i tentativi di pace, è scontro totale. L’ex governatore tira per la sua strada e racconta un retroscena: “La Todde mesi fa era venuta a casa mia per dirmi che sarebbe stata la candidata presidente in Sardegna”, ma lei va subito al contrattacco: “Ciò che Soru racconta l’ha raccontato a voi giornalisti, è avvenuto solo nella sua testa. Ci sono dodici forze politiche che hanno intrapreso un percorso trasparente e democratico, con confronti interni alle assemblee”. E, soprattutto, sul punto delle primarie, “sono state esaminate e la coalizione ha ritenuto che non fossero uno strumento giusto, dandosi regole democratiche e arrivando a una sintesi”, sostiene la candidata dell’asse Pd-M5S. L’incontro a casa di Soru, quello odierno, è saltato: “Avevo proposto casa sua per avere le massime condizioni di comfort, era un’apertura. Alle 11 sono cambiate le condizioni, lui ha prenotato una saletta in un hotel per un incontro pubblico”.
Pubblico, quindi trasparente, ma ritenuto non necessario da Alessandra Todde perchè “gli incontri pubblici si fanno con gli avversari, per me Soru non lo è. Questa non è una corrida e non voglio esporre la coalizione a prove muscolari. Parliamo della Sardegna e di come battere le destre”. La Todde vede nella mossa di Soru “una scissione, va per la sua strada”. Ma non chiude la porta: “È sempre aperta, gli avversari sono nel centrodestra”.







