Ragazza cagliaritana aggredita ieri notte a Castello, ferita e terrorizzata con un colpo di bottiglia alla testa. Impossibile sapere se si trattasse di un maniaco o di un rapinatore, o dell’assurda moda americana del “knock out” (un colpo e via) che sta spopolando anche in Italia. L’uomo infatti non ha infierito sulla ragazza sconvolta, che oggi presenta denuncia ai carabinieri dopo avere riportato un trauma cranico. N., una ragazza molto conosciuta in città che ha lavorato anche in alcuni locali come cameriera, racconta il suo incubo: “Ieri tra le ore 21.15 / 21.30 sono stata atterrata da un colpo (penso di bottiglia) alla testa, uscivo dal primo ascensore fianco ex Unione Sarda, che sale per Castello. Nella sfortuna sono stata fortunata perché dopo essere caduta a terra, e perso conoscenza per un tempo non lungo, la persona non ha infierito e si è semplicemente allontanata guardandomi. D’istinto mi sono rimessa in piedi e sono riuscita a prendere il secondo ascensore, inutile dire che pur chiamando l’SOS e urlando non c’è stato alcun intervento. Non so cosa fosse, dopo essere uscita quattro passi ho sentito un botto alla testa, poi rumore di vetro, le gambe hanno ceduto, sono caduta e penso perso conoscenza per poco, ho visto una sagoma non grande,con felpa e cappuccio che si allontana verso quello spiazzo che c’è proprio li, mi ha guardato, si è allontanato senza correre, non riuscivo a parlare poi ho iniziato dopo un po’ ad urlare, mi sono rimessa in piedi e ho corso verso il secondo ascensore che per fortuna era già al piano. Ho schiacciato il bottone dell’sos, per fortuna ero vicina a casa. Non ho corso ma camminato a passo veloce, mi toccavo il viso, la testa, la bocca, non capivo cosa fosse accaduto bene e dove mi avessero colpito. Al pronto soccorsodi Is Mirrionis mi hanno certificato un trauma cranico non commotivo, dieci ore di osservazione, prognosi di un giorno di cure”.










