Rabbia e lacrime al funerale di Stefano Nonnis, morto alla Saras: “Vogliamo tutta la verità”

I genitori, i suoi colleghi operai e il sindaco presenti a Santadi per l’ultimo saluto al 42enne annegato dopo il volo dal ponteggio. Il funerale celebrato dal cugino, don Gianfranco Nonnis. Il parroco, don Demontis: “Preghiamo per lui e perché si arrivi alla verità sulla sua morte”


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A Santadi è stato il giorno delle lacrime, ma anche della rabbia. Il funerale di Stefano Nonnis, l’operaio quarantunenne morto annegato dopo essere precipitato da un ponteggio alla Saras di Sarroch ha portato molti suoi colleghi a essere presenti per l’ultimo saluto, nella chiesa di San Giovanni Bosco a Santadi. Presente anche il sindaco, Massimo Impera e, alla prima bancata, i genitori e il fratello di Stefano: “Non avrei mai creduto che un giorno, oggi, avrei accompagnato mio fratellino Stefano nel suo ultimo viaggio. Tutto questo è lacerante e straziante. Certo, nei prossimi mesi avremo l’obbligo morale di provare a onorare la sua enorme voglia di vivere, cercando anche di recuperare il sorriso, di cui peraltro egli era portatore sano e privilegiato”, ha scritto Cristian, su Facebook. “Adesso ci troviamo in un abisso e temo che prima della faticosa risalita dovremo affrontare ancora un po’ di dolorosa caduta”.
Il funerale è stato celebrato, tra la commozione di tutti, da un cugino di Stefano, don Gianfranco Nonnis: “È un dolore anche per me essere oggi, qui. Ci affidiamo totalmente al Signore, confidando nella giustizia terrena e non dimenticandoci mai che Dio non è una realtà materiale ma ci aiuta a trovare la luce, nelle nostre vite, anche quando non sembrano esserci soluzioni”. Il parroco della chiesa di San Giovanni Bosco, don Giulio Demontis, era presente al funerale: “Stefano era mio vicino di casa, un bravissimo ragazzo che è uscito per andare a lavorare e non è ritornato più dai suoi cari. Non spetta a me giudicare, ma le persone che devono verificare cosa sia successo su quel pontile devono arrivare alla verità, la vogliamo tutti”, ammonisce il religioso. Le indagini vanno avanti, nei prossimi giorni potrebbero arrivare, sul tavolo del pm, i risultati delle verifiche effettuate da Spresal e carabinieri sul ponteggio dal quale è precipitato l’operaio. Intanto, tra le lacrime e distrutti dal dolore, attendono di sapere cosa sia davvero accaduto alla Saras anche la madre, il padre e il fratello di Stefano Nonnis, tornato da pochi mesi nella sua Sardegna per fare un lavoro nel quale era ormai esperto e che ha trovato, invece, la morte, colando a picco nel mare davanti alla più grande raffineria del Mediterraneo.


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