Monserrato, minacce di morte al sindaco Locci: una croce sulla porta della casa dei genitori

Il clima si fa pesante in paese. Una scritta, con tanto di croce disegnata, fatta nel portone della casa dei genitori di Locci. Nel mirino di qualche folle contestatore la decisione, presa dal sindaco, di abbattere 6 ficus per fare una rotonda tra via del Redentore e via Giulio Cesare: “C’è chi vuole far tornare un clima di odio, non mi faccio certo impaurire”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Una scritta chiara e categorica: “No rotonda, non toccare piante”, con sotto disegnata una croce, chiaro presagio funesto. È quanto è comparso a Monserrato, sul muro accanto alla casa dei genitori del sindaco Tomaso Locci. Un “atto intimidatorio”, tuona il primo cittadino. La scritta richiama, senza ombra di dubbio, alla scelta di tagliare sei ficus per realizzare una rotonda tra via del Redentore e via Giulio Cesare. La Giunta Locci ha deciso di intervenire così, la delibera è di fine luglio. Una scelta che ha portato un gruppo di residenti ad aprire una raccolta firme per scongiurare i tagli degli alberi. Ma, se una petizione popolare è un atto assolutamente lecito, molto meno lo è una scritta intimidatoria.
“Alcuni vorrebbero che il clima di odio e livore contro il sottoscritto e la maggioranza che mi sostiene riprendesse vigore come durante la scorsa consiliatura: non ci faremo impaurire da tali vili atti. È l’ennesima intimidazione che ricevo dal 2016 ad oggi”, scrive Locci su Fb, a contorno della foto con il messaggio minatorio. “Siamo passati dai proiettili ai gatti impiccati, violenze verbali e scritte sui muri: oggi arriviamo all’intimidazione nella porta di ingresso della mia azienda e della casa dei miei genitori. L’atteggiamento critico ritengo sia un dovere delle opposizioni, sia che si muovano all’interno delle istituzioni che al di fuori attraverso i media e i profili e le pagine social, quando i toni vengono volontariamente accesi e la critica scade nell’insulto personale, nella travisazione e mistificazione della realtà, le conseguenze non possono che essere quelle di ingenerare un clima di odio e violenza che nulla ha a che vedere con la critica e il confronto. Chi vuole tornare all’immobilismo precedente al nostro avvento sappia che non ci facciamo intimidire”, assicura il primo cittadino, “e andremo ancor più convinti verso il raggiungimento di quegli obiettivi che Monserrato aspetta da ormai troppo tempo”.


In questo articolo: