Nicolò era amico di tutti, avrebbe compiuto 27 anni tra qualche giorno, il 5 novembre, ma il destino con lui è stato crudele: il cancello della recinzione presso la ditta a Sestu per la quale prestava servizio come vigilantes, è caduto e lo ha schiacciato. Inutili i tentativi di soccorso messi in atto da un suo collega, Meloni è deceduto, purtroppo, poco dopo. Un’altra morte legata all’ambito lavorativo, sui social si susseguono i messaggi da parte dei suoi amici e concittadini, era di Cagliari, che ricordano il giovane come un ragazzo solare e allegro. Spunta anche la riflessione da parte di una guardia giurata che si appella alle autorità competenti. “Abbiamo perso un giovane collega, una guardia giurata che ha perso la vita in un tragico episodio mentre svolgeva il suo servizio notturno di ronda. Questa ennesima tragedia evidenzia una realtà inaccettabile: per far fronte alle esigenze di mercato e ai prezzi al ribasso, le società di vigilanza mandano i propri dipendenti da soli in turni notturni e diurni dove sarebbero necessari almeno due operatori.
Non è possibile continuare così, lasciando che uomini e donne, impegnati a proteggere gli altri, rimangano esposti ai rischi, spesso isolati, senza un aiuto immediato. In questi servizi la sicurezza dovrebbe essere la priorità, e invece, troppo spesso, è sacrificata in nome del profitto.
È tempo che gli organi competenti intervengano, mettendo mano alle normative che regolano gli appalti e i servizi di vigilanza privata. È necessario un controllo rigoroso su chi si affida a queste aziende, su come queste aziende operano, e soprattutto sulle condizioni di lavoro dei loro dipendenti. Dobbiamo dire basta alle morti durante le ore di servizio, perché nessuna guardia giurata dovrebbe mai pagare con la vita il prezzo del proprio lavoro.
Con profonda tristezza e in ricordo del nostro collega, chiediamo giustizia e un cambiamento”.









