E spunta addirittura un cartello che invita ai proprietari, maleducati, dei quattro zampe a portare i loro animali nelle aree dedicate allo sgambamento dei cani. Una guerra, oramai, dopo l’ultimo fatto accaduto qualche giorno fa a un bimbo che, durante corse e giochi nel parco, si è ritrovato sporco e non di fango e terra: escrementi attaccati nelle scarpe e nella roba, un disagio non indifferente per il piccolo anche dal punto di vista igienico sanitario. Infezioni, odore nauseabondo, insomma, calpestare gli escrementi è una “condanna” soprattutto se al parco giochi, luogo di ritrovo e di riferimento per stare all’area aperta in libertà e sicurezza. Ecco, allora, che un foglio è stato incollato proprio nel cartello posto dal comune, il quale invita a un comportamento educato e rispettoso nei confronti di tutti. “Ricordiamo che queste aree vengono utilizzate dai bambini” si legge, ma poco importa a chi non ha la premura di raccogliere ciò che Fido, come ben si sa, non può trattenere. “Avete rotto i xxx di entrare con i cani e non pulire i loro bisogni perché oggi me ne sono andata con il bambino pieno di xxx” si legge nell’avviso, chiaro e inconfutabile, di un genitore.
Tante le reazioni dei cittadini e dei frequentatori dei parchi: “Colpa dei proprietari che non la raccolgono anzi fanno anche finta di nulla e i risultati sono questi. A prescindere da infezioni, ma è una questione di igiene, ci sono bambini, l’area cani è lì a fianco. È giusto raccogliere i bisogni altrimenti non portateli”.
Un problema che si estende anche nell’area cani, però, dove l’inciviltà di non raccoglie gli escrementi è ben consolidata da alcuni frequentatori: “Spesso e volentieri il mio cane ci si è strusciato per bene sopra, come purtroppo spesso i cani fanno, e non dico ovviamente il problema per pulirlo” racconta un residente. “E quando non è il mio cane sono io che mi ritrovo escrementi sotto le scarpe. Una inciviltà unica”.