Quartucciu, due autocisterne di idocarburi incastrate in mezzo alla strada e pedoni che rischiano ogni giorno la vita: residenti di via Manin sul piede di guerra, scrivono alla Procura della Repubblica. “È percorsa giorno e notte da una mole di traffico eccezionalecome, abbiamo chiesto almeno un dissuadere di velocità ma niente, costa troppo, ci è stato risposto, come se la vita fosse meno importante”.
Una situazione ben nota e ampiamente denunciata dai residenti della via e della traversa che ogni giorno sono costretti a una roulette russa anche solo per una passeggiata con il cane. Traffico impazzito e nessun dispositivo di protezione per i residenti che devono dribblare le tante auto in corsa. “Si rischia la tragedia, ogni giorno”.
Da anni protestano per la messa in sicurezza della strada che deve sopportare una mole di traffico non indifferenete. Qualche giorno fa il comitato spontaneo delle vie ha inviato una comunicazione alla Procura della Repubblica di Cagliari per mettere a conoscenza le istituzioni della problematica.
“Nonostante vari tentativi di dialogo con il comune ci vediamo costretti nostro malgrado a rivolgerci presso questa Procura. Le due strade in questione sono afflitte da gravi problemi, abbiamo addirittura firmato una petizione portata in comune e della quale abbiamo copia, c’è stato un incontro tra alcuni nostri rappresentanti il sindaco, il vice sindaco e l’assessore Mereu ma malgrado questo nulla è stato fatto. I punti sono questi: la via Manin è percorsa giorno e notte da una mole di traffico eccezionale, il comune di Quartu Sant’Elena ha ben pensato di deviare auto e camion in questa direzione che divide a metà Quartu e Quartucciu difendendo le proprie strade con divieti di transito nonostante all’ingresso di Quartucciu sia esposto un cartello di divieto per i mezzi pesanti questo non viene mai rispettato” si legge. “Addiritura due autocisterne sono rimaste agganciate, trasportavano idrocarburi. Non meno importante è l’aspetto del rumore e dell’inquinamento visto che il traffico è continuo giorno e notte, siamo sicuri che in caso di posizionamento di una centralina di controllo i dati schizzerebbero alle stelle. Nella via Manin c’è uno stop (senza questo sarebbe quasi impossibile uscire dalla traversa) che al 90 % le auto non rispettano e chi esce dalla traversa Manin per non avere incidenti è costretto far passare chi invece si dovrebbe fermare. Abbiamo chiesto il posizionamento di un dosso”, negato, prosegue il comitato che avrebbe avuto come risposta “il costo elevato e che tale tratto è diviso tra due comuni, come se la vita fosse meno importante considerato che poco prima sono installate, quando sono visibili, strisce pedonali.
Gli incidenti sono all’ordine del giorno: bisticci, urla ecc sono continui, speriamo non succeda qualcosa di grave perché più volte si è rischiata la tragedia, evitata grazie a conducenti che sono riusciti a evitare il disastro. Le strisce pedonali sono un lontano ricordo, data la mole di traffico sono cancellate e spesso noi pedoni siamo costretti a dare la precedenza alle auto per non essere schiacciati. Sempre nella via Manin non è stata più ripristinata l’illuminazione pubblica dopo alcuni lavori, rendendo insicuro il passaggio dei pedoni, anche questo problema è stato più volte segnalato.
Abbiamo inoltre richiesto trasformare un campetto, ora abbandonato, come parcheggio, visto che i cittadini di Quartu Sant’Elena vengono a parcheggiare le loro auto nella traversa Manin malgrado nella loro parte gli stalli sono liberi e qualcuno di questi affitta un suo garage a terzi parcheggiando la sua auto nella nostra strada”.
Insomma, un lungo elenco di criticità ora portate all’attenzione dellaProcura: “Questa nostra denuncia, con la speranza porti qualche risultato, è stata fatta anche a tutela per un eventuale grave incidente che purtroppo ogni giorno viene sfiorato e per non dire che nessuno aveva avvertito”.
Una situazione ben nota e ampiamente denunciata dai residenti della via e della traversa che ogni giorno sono costretti a una roulette russa anche solo per una passeggiata con il cane. Traffico impazzito e nessun dispositivo di protezione per i residenti che devono dribblare le tante auto in corsa. “Si rischia la tragedia, ogni giorno”.
Da anni protestano per la messa in sicurezza della strada che deve sopportare una mole di traffico non indifferenete. Qualche giorno fa il comitato spontaneo delle vie ha inviato una comunicazione alla Procura della Repubblica di Cagliari per mettere a conoscenza le istituzioni della problematica.
“Nonostante vari tentativi di dialogo con il comune ci vediamo costretti nostro malgrado a rivolgerci presso questa Procura. Le due strade in questione sono afflitte da gravi problemi, abbiamo addirittura firmato una petizione portata in comune e della quale abbiamo copia, c’è stato un incontro tra alcuni nostri rappresentanti il sindaco, il vice sindaco e l’assessore Mereu ma malgrado questo nulla è stato fatto. I punti sono questi: la via Manin è percorsa giorno e notte da una mole di traffico eccezionale, il comune di Quartu Sant’Elena ha ben pensato di deviare auto e camion in questa direzione che divide a metà Quartu e Quartucciu difendendo le proprie strade con divieti di transito nonostante all’ingresso di Quartucciu sia esposto un cartello di divieto per i mezzi pesanti questo non viene mai rispettato” si legge. “Addiritura due autocisterne sono rimaste agganciate, trasportavano idrocarburi. Non meno importante è l’aspetto del rumore e dell’inquinamento visto che il traffico è continuo giorno e notte, siamo sicuri che in caso di posizionamento di una centralina di controllo i dati schizzerebbero alle stelle. Nella via Manin c’è uno stop (senza questo sarebbe quasi impossibile uscire dalla traversa) che al 90 % le auto non rispettano e chi esce dalla traversa Manin per non avere incidenti è costretto far passare chi invece si dovrebbe fermare. Abbiamo chiesto il posizionamento di un dosso”, negato, prosegue il comitato che avrebbe avuto come risposta “il costo elevato e che tale tratto è diviso tra due comuni, come se la vita fosse meno importante considerato che poco prima sono installate, quando sono visibili, strisce pedonali.
Gli incidenti sono all’ordine del giorno: bisticci, urla ecc sono continui, speriamo non succeda qualcosa di grave perché più volte si è rischiata la tragedia, evitata grazie a conducenti che sono riusciti a evitare il disastro. Le strisce pedonali sono un lontano ricordo, data la mole di traffico sono cancellate e spesso noi pedoni siamo costretti a dare la precedenza alle auto per non essere schiacciati. Sempre nella via Manin non è stata più ripristinata l’illuminazione pubblica dopo alcuni lavori, rendendo insicuro il passaggio dei pedoni, anche questo problema è stato più volte segnalato.
Abbiamo inoltre richiesto trasformare un campetto, ora abbandonato, come parcheggio, visto che i cittadini di Quartu Sant’Elena vengono a parcheggiare le loro auto nella traversa Manin malgrado nella loro parte gli stalli sono liberi e qualcuno di questi affitta un suo garage a terzi parcheggiando la sua auto nella nostra strada”.
Insomma, un lungo elenco di criticità ora portate all’attenzione dellaProcura: “Questa nostra denuncia, con la speranza porti qualche risultato, è stata fatta anche a tutela per un eventuale grave incidente che purtroppo ogni giorno viene sfiorato e per non dire che nessuno aveva avvertito”.












