Quartu Sant’Elena, nessun allarme bomba al Poetto: è la legge che impone la bonifica dell’area interessata dai lavori e, sinora, non c’è traccia di ordigni bellici. Un avviso nel cantiere in corso ha fatto scattare l’allarme tra cittadini e avventori che, preoccupati, hanno osservato, fotografato e commentato il divieto affisso dagli addetti ai lavori. “È una imposizione di legge” spiega il sindaco Graziano Milia, una prassi obbligatoria nei cantieri dove, in passato, è risaputo che c’è stata la guerra. Bombardamenti, infatti, risalenti alla guerra mondiale, sono registrati negli archivi: per sicurezza, quindi, prima di iniziare scavi e ammodernamenti, è necessario bonificare l’area. Una pratica messa sempre in atto e che, il più delle volte, viene praticata senza rendere visibile il divieto: questa volta, invece, l’informazione sventola delimitando l’area cantiere. Nessuna traccia di ordigni bellici, sinora, e per fortuna: i lavori per la riqualificazione del lungomare, dunque, possono procedere spediti.












